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Coronavirus, l'Italia ormai verso la soglia dei settantamila morti

Coronavirus, l'Italia ormai verso la soglia dei settantamila morti

Coronavirus, l’Italia ormai verso la soglia dei settantamila morti

Una soglia che si avvicina alle settantamila vittime, con i casi individuati che si avviano verso i due milioni e un tasso di positività che sale in Italia: 12,3% rispetto all'11% di domenica scorsa. E questo nonostante ieri, lunedì, pesasse l'effetto weekend, con una forte riduzione dei tamponi. Secondo il bollettino emesso ieri sera sono 10.872 nuovi casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza di 1.964.054. È invece di 415 l'incremento delle vittime in un giorno (ieri 352), che porta il totale a 69.214. Ad oggi in Italia ci sono 613.582 attualmente positivi, con un calo nelle ultime 24 ore di 9.178. L'incremento dei guariti e dei dimessi in un giorno è di 19.632 che porta il totale dall'inizio dell'emergenza a 1.281.258. Sono 87.889 i tamponi per il Covid effettuati nelle ultime 24 ore, in calo di quasi 50mila rispetto ai 137.420 di sabato. Il rapporto tra tamponi effettuati e positivi individuati è al 12,3%, ancora in aumento, di oltre un punto, rispetto all'11% di domenica. Il fatto che il tasso di positività cresce, significa, spiega Patrizia Laurenti, responsabile Igiene ospedaliera del Policlinico Gemelli di Roma "che il virus continua a circolare di fatto" nonostante l'effetto weekend sul numero dei tamponi. Il tasso di positività "è infatti l'indicatore che ci permette di monitorare il trend del fenomeno e di confrontarlo da un giorno all'altro" anche se le variazioni giornaliere "possono essere comunque legate a tanti fattori". "Ancora una volta - sottolinea Laurenti - si conferma il cosiddetto effetto weekend legato alla riduzione del numero dei tamponi per cui la riduzione di questi nuovi casi, 10mila rispetto ai più 15 mila di ieri, in realtà corrisponde a un tasso di positività intorno al 12% in relazione alla riduzione del numero dei tamponi quindi il tasso rispetto a ieri e l'altro ieri sta aumentando". Sorvegliato speciale resta sempre l'indice di trasmissibilità Rt. "Dopo un mese e mezzo in cui scendeva piano, piano, piano, nell'ultima settimana, la terza di dicembre, è risalito. E questo è l'indicatore più preoccupante. L'aumento - afferma ancora l'esperta del Gemelli - coincide con l'inizio dei weekend di shopping. Più aggregazioni, più assembramenti e più il virus circola, e si porta a casa". E si guarda ora anche alla variante inglese: "Solo con indagini di laboratorio - conclude Laurenti - potremo vedere se ha avuto un ruolo in questo aumento". Per quanto riguarda la pressione sugli ospedali, secondo il bollettino quotidiano sono 2.731 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 12 meno di ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Secondo il ministero della salute gli ingressi giornalieri in rianimazione sono invece 161. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 25.145 persone, con un calo rispetto a ieri di 13 pazienti. Gli esperti sottolineano dunque la necessità di continuare a rispettare le regole arrivando anche ad adombrare un lockdown. "Se prima avevamo un numero di casi inferiori e per farli scendere ci abbiamo messo due mesi, ora con un numero maggiore dobbiamo impiegare un periodo almeno analogo", ha detto Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, dicendosi a favore di un nuovo lockdown. E per le prossime settimane Ricciardi parla di una "stabilizzazione e forse lieve aumento dei casi, per tutte le persone che si sono riversate nelle strade per gli acquisti natalizi".

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