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Coronavirus, Sebastiani (Cnr), siamo in una fase di aumento dei contagi

Coronavirus, Sebastiani (Cnr), siamo in una fase di aumento dei contagi

Coronavirus, Sebastiani (Cnr), siamo in una fase di aumento dei contagi

"Mi sento di poter dire che da una decina di giorni siamo usciti dalla fase di stasi dei contagi e siamo in una fase di crescita che sembra essere di tipo esponenziale, come in febbraio-marzo e in ottobre". E' l'analisi di Giovanni Sebastiani matematico dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). "Purtroppo l'aumento della variabilità della curva della percentuale dei positivi sui casi testati è confermato dal dato odierno, particolarmente alto, con i valori misurati degli ultimi tre giorni 29, 30 e 37 per cento in grande aumento". Aumento "che può essere solo in minima parte - aggiunge l'esperto - causato dal ridotto numero di casi testati in questi giorni di festa poichè la riduzione significativa riguarda solo i giorni di ieri e l'altroieri. A rafforzare questa ipotesi c'è il dato negativo dell'appiattimento della curva dei ricoverati in terapia intensiva osservato negli ultimi quattro giorni". La conferma finale, sottolinea Sebastiani, "viene comunque dall'analisi della percentuale stessa a livello delle regioni e delle Province autonome. Infatti, il risultato di quest'analisi mette in luce che solo in un caso abbiamo, negli ultimi 7-10 giorni, un trend in discesa, per la provincia di Bolzano, mentre per tutte le altre regioni e la provincia di Trento osserviamo un trend di crescita o di stasi. Anche per quanto riguarda la curva dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva, vediamo regioni dove la diminuzione è in frenata come Liguria, Lazio e Sicilia, regioni già in stasi come Emilia Romagna, Marche, Calabria, Molise e provincia di Trento ed infine il Veneto con trend in aumento". L'esperto sottolinea l'importanza di "continuare a seguire col massimo scrupolo le misure restrittive, limitando il numero di contatti e indossando la mascherina il più possibile, anche dentro casa, se ci sono persone non conviventi". E sugli effetti della campagna vaccinale partita ieri con una giornata simbolica in Italia e in Europa ha affermato che gli effetti "Saranno visibili tra diversi mesi e occorrerà un tempo ancora più lungo per raggiungere il controllo della Pandemia". "Nel frattempo a livello individuale - afferma Sebastiani - dobbiamo fare tutto il possibile per preservare la vita delle persone, nel caso specifico le categorie fragili, ossia anziani e soggetti con comorbidità". "A livello istituzionale - prosegue Sebastiani - ritengo fondamentale incrementare al massimo il numero medio di test molecolari giornalieri sceso a 130.000 in questa settimana dal valore di 215.000 di cinque settimane fa. Dobbiamo assolutamente riprendere il controllo del tracciamento". "Sulla base dei trend osservati sia a livello nazionale che regionale - spiega Sebastiani - è vitale che a metà gennaio siano accuratamente quantificati gli effetti delle misure adottate nel periodo delle vacanze natalizie, senza introdurre, prima di allora, altri elementi perturbativi che potrebbero ulteriormente peggiorare la situazione, come ad esempio l'inizio dell'attività didattica in presenza". In conclusione, "il numero medio dei decessi si mantiene sotto il valore di cinquecento al giorno. I dati della prossima settimana ci permetteranno di verificare l'appiattimento previsto per questa curva a partire da Natale".

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