Coronavirus, vaccino Pfizer-Biontech efficace al novanta per cento

Coronavirus, vaccino Pfizer-Biontech efficace al novanta per cento

Coronavirus, vaccino Pfizer-Biontech efficace al novanta per cento

Volano le Borse dopo l'annuncio che il vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer e BioNTech è efficace nel prevenire il novanta per cento delle infezioni. L'annuncio è stato dato mentre i test non hanno ancora completato la fase 3, ma per l'Organizzazione mondiale della Sanità si tratta di "notizie incoraggianti" e anche nthony Fauci, il super esperto americano di malattie infettive ha dichiarato che questo vaccino dalla "straordinaria efficacia" avrà "un impatto importante" nella battaglia contro il coronavirus. L'azienda promette cinquanta milioni di dosi pronte entro fine anno e un miliardo e trecentomila nel 2021 e l'Europa ne prenota trecento milioni. Come funziona il vaccino Il vaccino anti coronavirus sviluppato dalle aziende Pfizer e BioNTech si basa su una delle tecnologie più innovative e avanzate, adottata anche da altre due grandi aziende in corsa: la tedesca Curevac e l'americana Moderna, che nella ricerca sul vaccino contro la pandemia collabora con l'Ente statunitense di ricerca sulle malattie infettive, il Niaid diretto da Anthony Fauci, e con con la Coalion for Epidemic Preparedness Innovation (Cepi). Vaccini a Rna Tutti e tre i vaccini stanno affrontando la terza e ultima fase della sperimentazione clinica e tutti e tre sono vaccini a Rna. Vaccini di questo tipo utilizzano la sequenza del materiale genetico del nuovo coronavirus, ossia l'acido ribonucleico (Rna), il messaggero molecolare che contiene le istruzioni per costruire le proteine del virus. Utilizzare l'Rna messaggero (mRna) è stata una scelta dettata dall'esigenza di riuscire a produrre vaccini in breve tempo, ottenendo una risposta immunitaria ottimale. L'obiettivo è somministrare direttamente l'mRna che controlla la produzione di una proteina contro la quale si vuole scatenare la reazione del sistema immunitario. La proteina spike artiglio molecolare Nel caso del virus responsabile della pandemia la proteina è la Spike, l'artiglio molecolare utilizzato per agganciare le cellule sane e invaderle. Per trasportare le istruzioni per indurre le cellule a produrre la proteina Spike vengono utilizzate minuscole navette. La proteina Spike è stata una delle prime a essere individuata, è ben nota e si è osservato che il sistema immunitario umano è in grado di riconoscerla. Non appena questo avviene, le difese dell'organismo stimolano la produzione di cellule B, che producono anticorpi, e di cellule T, specializzate nel distruggere le cellule infette. Commentando i dati sul vaccino di Pfizer e BioNTech, il direttore del Niaid, l'immunologo Anthony Fauci ha detto che la nuova tecnologia utilizzata, "basata sull' impiego dell'Rna messaggero funziona nell'indurre la risposta immunitaria". Altri vaccini simili in arrivo Poiché la tecnologia è la stessa alla base del vaccino anti-Covid di Moderna, per Fauci la speranza è che a breve "potremo forse avere due vaccini". Entrambe le sperimentazioni, così come quella della Curevac, si trovano infatti nella terza e ultima fase della sperimentazione: dopo i test preclinici, condotti in laboratorio, ogni vaccino e ogni farmaco vengono sperimentati sull'uomo in tre fasi. La fase 1, condotta su un piccolo numero di volontari sani, deve dare risposte sulla sicurezza; la 2 su un numero più vasto di persone, deve dare le prime risposte sugli effetti e la 3, su numeri molto grandi, deve dare le risposte sull'efficacia.

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