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Papilloma virus e infezione Hpv: in Sicilia 180 casi nuovi ogni anno

Papilloma virus e infezione Hpv: in Sicilia 180 casi nuovi ogni anno

Papilloma virus e infezione Hpv: in Sicilia 180 casi nuovi ogni anno

Medici, odontoiatri e professionisti sanitari lo dicono ormai da decenni: la prevenzione è fondamentale per contrastare l’insorgenza di alcune patologie, anche molto gravi. Ed è proprio con l’obiettivo di promuovere le giuste pratiche per rimanere in salute che è stato organizzato l’evento “Salute =Vita: prevenzione e cura oltre l’informazione” nella Sala Consiliare di Campofelice di Roccella.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Campofelice di Roccella, in collaborazione con Auser, BCsicilia, Cisom di Palermo e delle Madonie, Club degli Artisti, studio di Radiologia “Campofelice” e da Co.Tu.Le.Vi. associazione di volontariato contro tutte le violenze.

Si tratta di una serie di convegni che avranno come focus delle patologie anche molto diverse tra di loro, ma sono accomunate dalla possibilità di essere, appunto, prevenute: carcinoma del collo dell’utero e del colon-retto, patologia della tiroide, scoliosi dell’infanzia, infarto miocardico acuto, diabete, tumore della mammella.

Primo convegno: il tumore al collo dell’utero

Nei giorni scorsi si è tenuto il primo incontro con Virginia Frenna, ginecologa e specialista in medicina estetica, che ha parlato del carcinoma al collo dell’utero (o cervice uterina), cioè la seconda forma tumorale più diffusa tra le donne al mondo e la quinta causa più frequente nella fascia 0-49 anni in Italia, con un’incidenza di circa 2.700 nuovi casi per anno e 51.000 donne che convivono con la malattia. Secondo i dati dell’Aiom, in Sicilia si registrano oltre 180 nuovi casi l’anno.

Il carcinoma della cervice uterina è stato il primo cancro ad essere riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come riconducibile ad un agente infettivo, il Papillomavirus Umano (HPV), per il quale è attualmente disponibile un vaccino che riduce i casi di tumore del collo dell’utero dell’87%.

Cosa è l'infezione da HPV, dove colpisce, rischi alla salute

L’infezione da HPV genera un’infiammazione nella giunzione squamo-colonnare, la zona di transizione tra la porzione intravaginale del collo dell’utero e la porzione più interna, provocando la proliferazione incontrollata delle cellule epiteliali di riparazione e, dunque, la possibilità d’insorgenza di lesioni tumorali.

Come si trasmette il virus

Tale virus è trasmesso sessualmente, ma vi sono una serie di concause che rendono le pazienti più o meno a rischio, come l’immunodepressione, la presenza di altre infezioni a trasmissione sessuale, il fumo, l’obesità o una dieta poco bilanciata.

L’importanza della prevenzione oncologica e ginecologica

Il tumore del collo dell'utero si sviluppa molto lentamente e non è riconoscibile con una normale visita ginecologica. Per questo motivo è importante fare periodicamente il PAP test e l'HPV test, che consentono di individuare le lesioni in fase iniziale, perché se non sono curate, possono trasformarsi nel tempo in tumori.

In Italia muoiono 1200 donne l'anno per infezione HPV, ecco perché

"L’HPV è la causa principale del tumore al collo dell’utero ma non l’unica, ci sono tante lesioni del collo dell’utero presenti anche senza HPV. Ad esempio, le donne di colore sono geneticamente più predisposte a sviluppare questo genere di neoplasia, anche senza infezione da HPV – precisa a Qds la dottoressa Frenna – Purtroppo, in Italia muoiono ancora 1.200 donne l’anno.

Si tratta in genere di lesioni mal curate che poi si sono trasformate in carcinoma.

L'importanza della prevenzione

Per questo motivo è fondamentale la prevenzione, infatti, le lesioni precancerose sono curabili, così come il tumore al primo stadio. Le donne che muoiono sono quelle che non fanno i dovuti controlli e arrivano dal medico in uno stadio avanzato della malattia".

Le tematiche trattate nei prossimi convegni

Sempre nella stessa location si terrà, giovedì 1 dicembre, il secondo incontro dal tema “La prevenzione del carcinoma del colon-retto”, in cui sarà chiamato a relazionare Guido Martorana, specialista in Chirurgia Oncologica.

"Tratteremo l’argomento dal punto di vista del chirurgo, poi ne faremo un altro in base alla prospettiva dell’endoscopista – ha riferito a Qds, il radiologo Giuseppe Spinosa, coordinatore dell’evento - Nel primo incontro è emerso come la prevenzione abbia quasi annullato il carcinoma al collo dell’utero. Prima se ne sentiva parlare spesso, adesso se ne discute molto di meno perché grazie alla vaccinazione contro l’HPV è stato quasi sconfitto.

Ovviamente, si discuterà di patologie per cui fare prevenzione ha un senso, cioè laddove diminuisce l’insorgenza della malattia, aumenta la quantità della vita media e ci sia un vantaggio di tipo epidemiologico.

Ad esempio, si può prevenire l’infarto del miocardio riducendo ed eliminando i fattori di rischio, che sono sostanzialmente: il fumo di sigarette, l’ipertensione arteriosa e l’ipercolesterolemia. Bisogna seguire una corretta alimentazione, oltre a fare un’attività fisica moderata ma costante e continua".

Sonia Sabatino

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