Polmoniti in aumento a Catania: l’inverno più critico degli ultimi anni

Polmoniti in aumento a Catania: l’inverno più critico degli ultimi anni

Polmoniti in aumento a Catania: l’inverno più critico degli ultimi anni

L’ondata di polmoniti che ha colpito la città negli ultimi mesi sembra finalmente alle spalle. Tuttavia, l’inverno è stato particolarmente duro nei reparti di Pneumologia, con un numero elevato di diagnosi, alcune delle quali bilaterali e di notevole gravità. Queste polmoniti non hanno riguardato solo anziani e immunocompromessi, ma anche pazienti giovani, in particolare non vaccinati.

Il professor Bruno Cacopardo, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’ospedale Garibaldi Nesima, ha recentemente dichiarato: "Abbiamo assistito a una circolazione anomala di virus parainfluenzali, che ha influito sulle percentuali, già in calo, delle vaccinazioni antinfluenzali."

La situazione a Catania

Per approfondire la questione, il QdS ha intervistato il dottor Sandro Distefano, direttore della Pneumologia dell’ospedale Cannizzaro. "Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato un aumento significativo di polmoniti, anche in pazienti giovani. Molti di questi casi si sono rivelati così gravi da richiedere la ventilazione assistita non invasiva, come accadeva ai tempi del Covid. È la stessa patologia che ha colpito Papa Francesco."

L’intervista al dottor Distefano (Ospedale Cannizzaro di Catania)

Dottore, come spiegate questo aumento di malattie polmonari, un fenomeno che non si vedeva dai tempi della pandemia?

"Questa è solo una mia opinione, ma credo che prima o poi il genere umano verrà decimato dai virus. Tornando all’inverno appena trascorso, abbiamo avuto un numero eccezionale di ricoveri per polmoniti interstiziali gravi. Non si vedevano da anni. Le cause principali? Il virus H1N1, noto come 'febbre suina', e l’H3N3, ceppo dell’influenza Australiana. Entrambi possono provocare sintomi severi e, nei casi più critici, insufficienza respiratoria, soprattutto in pazienti con patologie pregresse o anziani."

Perché questa recrudescenza dopo anni di relativa calma?

"La principale causa è la riduzione delle vaccinazioni contro l’influenza stagionale e lo pneumococco. Nei soggetti vaccinati, le polmoniti bilaterali gravi sono rare, mentre nei non vaccinati il rischio di complicazioni è significativamente più alto, anche tra i giovani."

Possiamo quindi attribuire questi numeri preoccupanti al calo delle vaccinazioni?

"Esattamente. La diminuzione della copertura vaccinale ha favorito una circolazione più intensa dei virus, aumentando i contagi e facilitando combinazioni virali pericolose. Dopo il Covid, molti hanno smesso di vaccinarsi, convinti che i vaccini siano dannosi. Questo atteggiamento sta compromettendo l’immunizzazione di massa, con il rischio di un ritorno in grande stile di malattie gravi, anche tra persone giovani e sane. È un problema serio su cui la comunità scientifica deve intervenire con decisione."

La riapertura dell’UTIR

Lo scorso 1° marzo, dopo otto mesi di chiusura, è stata finalmente riattivata l’Unità di Terapia Intensiva Respiratoria (UTIR) dell’ospedale Cannizzaro. "Una riapertura provvidenziale. Il giorno successivo, tutti e quattro i posti letto di semi-intensiva erano già occupati. Segno evidente che la necessità era urgente e che eravamo già oltre il limite di capacità."

Giuseppe Bonaccorsi

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