Riforma del Servizio sanitario nazionale: proposte per garantire equità, sostenibilità e innovazione

Riforma del Servizio sanitario nazionale: proposte per garantire equità, sostenibilità e innovazione

Riforma del Servizio sanitario nazionale: proposte per garantire equità, sostenibilità e innovazione

Secondo i rapporti del Cergas Sda - Bocconi e del Crea Sanità, le risorse attualmente destinate al comparto sanitario non sono sufficienti. Per colmare il divario, che ammonta a circa 40-50 miliardi di euro, è necessario intervenire con una riforma che mantenga l'universalità e l'equità del sistema sanitario nazionale (Ssn). Oltre 40 esperti dei principali istituti di ricerca e università italiane hanno firmato un documento che analizza le criticità del sistema, le sue cause e propone soluzioni per una riforma. Il testo è disponibile sui siti del Cergas – Sda Bocconi, Crea Sanità, Laboratorio MeS dell'Università Sant'Anna di Pisa e Secondo Welfare. Questo documento rappresenta una "roadmap" che punta a delineare una visione per un Ssn che resti universale, equo, sostenibile e in grado di affrontare le sfide future, partendo dal livello nazionale.

I principi per la riforma del Servizio sanitario nazionale

Il documento è il risultato di un lavoro multidisciplinare che parte da un’analisi approfondita delle difficoltà attuali del sistema sanitario e propone 15 principi per la sua riforma, mirando a garantire l'effettiva tutela del diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione. I temi principali riguardano la riduzione delle disuguaglianze territoriali, l'accesso equo a servizi di qualità e l'uso sostenibile delle risorse. Tra i principi fondamentali della riforma, emergono i seguenti:

  • Universalismo: Garantire che tutti i cittadini, in base ai loro bisogni, possano accedere a servizi sanitari adeguati, adattando il principio dell'universalismo alle specificità di ciascun individuo e comunità.
  • Equità: Fornire risposte differenziate per bisogni differenti. Equità significa accesso paritario ai servizi e la possibilità che i trattamenti sanitari siano disuguali, ma proporzionali ai bisogni e alle caratteristiche dei cittadini.
  • Promettere ciò che si può mantenere: Garantire che ogni prestazione sanitaria prescritta sia effettivamente disponibile nei tempi necessari, come indicato dal piano terapeutico.
  • Globalità: Il Ssn deve non solo fornire servizi sanitari diretti (prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione), ma anche integrarsi con le istituzioni sociali e sociosanitarie per un impatto globale sulla salute.
  • Centralità della persona: La personalizzazione dei servizi, il rispetto della dignità e la promozione della partecipazione attiva dei cittadini sono fondamentali. L'empowerment significa fornire alle persone le conoscenze necessarie per aderire alle terapie e per migliorare i propri stili di vita.
  • Efficienza ed Efficacia: L'efficienza riguarda l'ottimizzazione delle risorse per garantire la sostenibilità, mentre l'efficacia si traduce nell'applicazione delle evidenze scientifiche per massimizzare i risultati e la soddisfazione dei pazienti.
  • Presa in carico e sanità di iniziativa: Il Ssn deve adottare un approccio che segua il paziente lungo tutta la sua vita, gestendo in modo coordinato e preventivo le sue necessità sanitarie, riducendo il "consumismo sanitario".
  • Governo delle interdipendenze orizzontali e verticali: Serve una governance unitaria che integri i servizi sanitari, sociali e sociosanitari, nonché una maggiore chiarezza nella divisione dei compiti tra Stato, Regioni e Aziende sanitarie.
  • Semplificazione dei controlli: È necessario semplificare il sistema di monitoraggio, concentrandolo su un numero ristretto di enti (Regioni, Ministero e organi di controllo) e coordinando le richieste di informazioni.
  • Modelli di co-programmazione: Per un sistema sanitario equo, è fondamentale differenziare le funzioni tra gestione del sistema pubblico, committenza e regolazione dei fornitori privati, anche coinvolgendo il settore privato nel finanziamento e nell'erogazione dei servizi.
  • Autonomia del management aziendale: È necessario garantire una maggiore autonomia ai direttori generali delle aziende sanitarie, responsabilizzandoli nella gestione e nella scelta dei collaboratori, con obiettivi personalizzati e un sistema di premi basato sui risultati.
  • Sviluppo economico attraverso il Ssn: Il sistema sanitario deve essere visto anche come un motore di sviluppo economico, con un forte legame tra ricerca, innovazione e industria delle scienze della vita, per attrarre investimenti e generare valore.
  • Innovazione: È fondamentale sviluppare strategie di innovazione che integrino l’intelligenza artificiale e il quantum computing, e promuovano modelli di valutazione tecnologica orientati ai bisogni dei pazienti.

La proposta di riforma delineata da esperti e studiosi punta a un cambiamento profondo e duraturo del Ssn, che tenga conto delle sfide contemporanee e future. Per maggiori dettagli e consultare il documento completo, è possibile visitare i siti di Cergas, Crea Sanità, MeS e Secondo Welfare.

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi