Sanità siciliana: Bronte guida la protesta contro i tagli

Sanità siciliana: Bronte guida la protesta contro i tagli

Sanità siciliana: Bronte guida la protesta contro i tagli

Non si arrende il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, di fronte al rischio che l’intero versante nord dell’Etna e parte dei Nebrodi venga privato di un presidio ospedaliero efficiente. Dopo aver espresso netta contrarietà alla nuova bozza di riorganizzazione sanitaria regionale, Firrarello ha convocato un incontro pubblico per lunedì 14 luglio alle ore 18 presso il Collegio Capizzi. All’appello sono stati invitati sindaci, sindacati, comitati civici e associazioni del territorio.

Cosa prevede il piano regionale per l’ospedale di Bronte

La bozza della nuova rete ospedaliera siciliana prevede per l’ospedale di Bronte un drastico ridimensionamento:

  • Da 44 a 14 posti letto totali

  • Chiusura dei reparti di:

    • Ortopedia

    • Ostetricia e Ginecologia

    • Pediatria e Neonatologia

  • Chirurgia ridotta da 8 a 2 posti letto

  • Medicina da 12 a 8

  • Restano invariati solo i 4 posti in Psichiatria

Questo rappresenterebbe quasi il 10% del taglio complessivo di 367 posti letto previsti su scala regionale.

Firrarello: “Proposta inaccettabile, penalizza le aree interne”

Il primo cittadino denuncia come il piano proposto penalizzi in modo grave le aree periferiche: “Si compromette la capacità di risposta in caso di emergenze, mancano servizi vitali come la guardia pediatrica attiva. Un territorio vasto e montano rischia di restare scoperto, con trasferimenti di pazienti a chilometri di distanza.”

Firrarello sottolinea che il presidio ospedaliero di Bronte serve un bacino d’utenza ampio, includendo anche Adrano, Cesarò, Maletto, San Teodoro e altri comuni limitrofi.

Incontro pubblico il 14 luglio: territori uniti contro il ridimensionamento

All’incontro sono stati invitati i sindaci di Randazzo, Maletto, Cesarò, San Teodoro, Maniace, Santa Domenica Vittoria, Floresta, Castiglione di Sicilia, Moio Alcantara e Roccella Valdemone. “Sarà un momento cruciale per chiedere una sanità più equa e accessibile,” afferma Angelica Prestianni, assessore comunale alla Salute di Bronte.

Regione avvia un confronto, ma i dubbi restano

L’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha avviato una fase di consultazione con i sindaci per ricevere osservazioni entro la prossima settimana. Anche l’Asp di Catania si è attivata per raccogliere criticità e valutare possibili correttivi. Tuttavia, il dibattito è aperto, e la pressione dei territori potrebbe determinare modifiche sostanziali prima dell’approvazione definitiva.

Aiace: “Servono criteri oggettivi, non decisioni arbitrarie”

Anche l’associazione Aiace, per voce dell’avvocato Giuseppe Gullotta, ha sollevato preoccupazioni sulla trasparenza: “Non si può accettare che scelte così rilevanti siano frutto di pura discrezionalità politica. Occorrono criteri chiari, dati verificabili e rispetto della normativa vigente.”

La riorganizzazione della rete ospedaliera in Sicilia è un tema altamente sensibile, soprattutto per i territori interni. Il caso dell’ospedale di Bronte è emblematico di un malcontento diffuso. Il confronto tra Regione e territori è ora determinante per tutelare il diritto alla salute nelle aree montane e periferiche.

risuser

1 Commenti

  1. Passeggio...mafie...wi fi e molestatori ..
    Luglio 14, 2025 at 13:38
    Rispondi

    Che gente .

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