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Sicurezza alimentare e sanitaria, controlli NAS nel Ragusano

Sicurezza alimentare e sanitaria, controlli NAS nel Ragusano

Sicurezza alimentare e sanitaria, controlli NAS nel Ragusano

I carabinieri del NAS (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) di Ragusa forniscono i risultati delle recenti attività di controllo e contrasto agli illeciti in ambito di sicurezza alimentare e sanitaria, avviata dall’inizio del 2022 sui distretti di competenza.

I controlli hanno consentito di riscontrare numerose carenze e violazioni, sia di carattere amministrativo che penale.

Controlli NAS Ragusa e provincia: i risultati

In totale, negli ambiti sopra citati, sono state effettuate 133 ispezioni, che hanno consentito di rilevare 14 violazioni penali, 70 illeciti amministrativi, 10 soggetti segnalati all’autorità giudiziaria, 41 alle autorità sanitarie e amministrative.

In seguito ai controlli, le autorità hanno proceduto alla chiusura di 8 strutture (4 sanitarie e 3 ristorative), per un valore complessivo di 1.600.000 euro, ed elevato sanzioni per un totale di 109.300 euro.

Somministrazione alimenti e bevande senza autorizzazioni sanitarie

Durante il controllo NAS in un noto bar-caffè della provincia aretusea, si è accertata l’esistenza di un laboratorio di pasticceria privo della prevista registrazione sanitaria della ASP. Quest'ultima risulta indispensabile ai fini della sicurezza alimentare e per questo, tenendo conto delle risultanze investigative, il responsabile del “Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione” della ASP siracusana ne ha disposto la chiusura.

Analogo caso è stato riscontrato in provincia di Ragusa, dove dall’ispezione eseguita in un ristorante-pizzeria è emerso che l’esercizio dell’attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande avveniva in assenza della registrazione sanitaria. Diverse anche le contestazioni inerenti le misure di contenimento del Covid: alcuni avventori, infatti, erano sprovvisti di Green Pass nel periodo in cui questo risultava obbligatorio per la consumazione all'interno.

Ispezione NAS in allevamenti e aziende agricole

In un fondo agricolo del comune di Santa Croce Camerina (RG) si è proceduto al sequestro di un insediamento zootecnico, all’interno del quale erano allevati ovi-caprini in assenza di codice aziendale. Gli animali erano sprovvisti delle previste marche auricolari indispensabili per la corretta identificazione ai fini della tracciabilità alimentare. Sugli stessi, con l’ausilio del servizio veterinario della ASP di Ragusa, si è proceduto a effettuare prelievi ematici. In più, le autorità hanno disposto il blocco ufficiale dell'azienda zootecnica.

Nello stesso periodo è stata effettuata anche un’operazione che ha portato al sequestro, in varie aziende agricole, di 300 confezioni di fitosanitari proibiti dal Ministero della Salute. Il valore complessivo dei materiali sequestrati è di circa 15mila euro. Inoltre, gli oggetti riportavano etichettature difformi alla normativa nazionale ed europea in materia di agrofarmaci.

NAS riscontrano carenze in strutture socio-sanitarie a Ragusa e Siracusa

La pandemia da Covid-19 ha imposto di canalizzare l’attenzione nei confronti dei soggetti più fragili e vulnerabili.

In tale contesto, i carabinieri del NAS hanno eseguito numerosi controlli sul comparto socio-assistenziale. Questi hanno consentito di portare alla luce significative carenze e violazioni.

Nella città di Siracusa, per esempio, è stata scoperta una struttura ricettiva per anziani priva dell’iscrizione all’albo comunale con irregolarità organizzative e funzionali, nonché l’aumento arbitrario della capacità ricettiva della struttura.

Il controllo ha comportato il conseguente provvedimento di chiusura emesso dal Comune. Simile risultato dopo un controllo di una struttura ricettiva per anziani a Pozzallo (RG), dove gli anziani ospiti sono stati trasferiti in strutture più accoglienti e adeguate.

Nel Nisseno una struttura socio-assistenziale per disabili psichici è stata sanzionata amministrativamente da militari del NAS per le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate all’interno dei locali adibiti alla manipolazione, preparazione e trasformazione di alimenti.

Significativa è l’operazione eseguita presso una casa di riposo a Modica, che ha consentito di trovare e sequestrare circa 81 confezioni di medicinali scaduti e destinati agli anziani ospiti della struttura. Il titolare, per tale violazione, è stato segnalato all’autorità giudiziaria competente.

Controlli Covid nel periodo pandemico

Nel periodo pandemico, il NAS di Ragusa ha svolto numerose attività sul controllo dell’applicazione delle misure adottate dal Ministero della Salute per il contenimento del virus Covid-19.

A Palazzolo Acreide (SR), i militari hanno riscontrato che due punti di accesso per la somministrazione dei test rapidi antigenici non aderivano ai protocolli di controllo di qualità e accuratezza. Le strutture, opportunamente segnalate, sono state sospese dalla somministrazione di test da parte dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.

Sempre nel settore sanitario, un'ispezione NAS ha consentito di individuare una farmacia modicana che aveva abusivamente allestito un locale per la somministrazione dei test rapidi antigenici anti-Covid in un deposito. L’attività ha comportato l’emissione di un provvedimento di chiusura immediata del predetto locale del sindaco.

Truffa nel settore sanitario nel Ragusano: i provvedimenti

Proficue si sono rivelate anche le indagini di polizia giudiziaria condotte dal personale del Nas di Ragusa e coordinate dalla Procura della Repubblica iblea che hanno consentito, al termine di una complessa e prolungata attività investigativa, di eseguire 5 ordinanze di interdittive e un provvedimento di sequestro di beni.

Il provvedimento ha interessato un medico e quattro imprenditori del settore sanitario. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, truffa, falso e altro. Risultano indagati, inoltre, un infermiere in servizio all'ASP di Ragusa e una dipendente di una delle aziende coinvolte.

I carabinieri hanno eseguito anche un sequestro preventivo per un totale di circa 42mila euro.

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