Sicilia, Parlamento bloccato: opposizione all’attacco tra scandali e riforme in stallo

Sicilia, Parlamento bloccato: opposizione all’attacco tra scandali e riforme in stallo

Sicilia, Parlamento bloccato: opposizione all’attacco tra scandali e riforme in stallo

“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il… Parlamento”. Dopo il sit-in delle 14 davanti la Presidenza della Regione, i gruppi parlamentari PD e M5S hanno portato la protesta a Sala d’Ercole. Obiettivo: costringere il presidente Renato Schifani a riferire in Aula sulle vicende che travolgono l’Assessorato al Turismo e sul nodo irrisolto della Sanità.

Di Paola (M5S): “Schifani venga in Aula, lo chiediamo da un anno”

Durante la manifestazione, Nuccio Di Paola (M5S) ha ribadito che il governatore non può più sottrarsi al confronto: “Chiediamo da oltre un anno un confronto in Aula, soprattutto sul Turismo. Schifani non può continuare a ignorare il Parlamento”.

Gli ha fatto eco Michele Catanzaro, capogruppo PD all’Ars: “Caratterizzeremo le prossime sedute per denunciare l’inaccettabile silenzio del presidente”.

Ostruzionismo in Aula: 22 interventi per bloccare i lavori

Appena entrati in Aula, i deputati dell’opposizione hanno messo in atto una strategia di opposizione dura ma democratica: ognuno ha preso la parola per il massimo tempo consentito. Tra PD, M5S e il misto Ismaele La Vardera, si sono accumulate quasi quattro ore di interventi, bloccando l’attività parlamentare.

De Luca (M5S): “Noi dalla parte dei cittadini, Schifani ignora tutto”

Il capogruppo M5S Antonio De Luca ha accusato il governo di mistificare la realtà: “Non è colpa nostra se l’Aula è ferma. Schifani continua a fare orecchie da mercante su Turismo e Sanità, mentre le inchieste vanno avanti. Noi facciamo il nostro dovere: portiamo le voci dei siciliani in Parlamento”.

Sullo sfondo gli scandali FdI e il veto sulla manovra

Mentre l'opposizione chiede trasparenza, il governo regionale si difende dal fuoco incrociato: i recenti scandali legati a esponenti di Fratelli d’Italia, oggetto di indagini della Procura di Palermo, hanno messo sotto pressione Palazzo d'Orleans. Nel frattempo, la manovra finanziaria da 350 milioni è di fatto bloccata: la Presidenza ha imposto un veto sugli emendamenti, escludendo modifiche da parte dell’opposizione.

Rissa tra Forza Italia e PD: volano accuse in Aula

Il capogruppo FI Stefano Pellegrino ha accusato le opposizioni di strumentalizzare la protesta per ottenere visibilità e influire sulla manovra. Secca la replica del dem Catanzaro: “Un goffo tentativo di scaricare sull’opposizione l’imbarazzo del governo Schifani, travolto dagli scandali sulla gestione delle risorse pubbliche”.

Riforma dei Consorzi di bonifica: stallo e delusione

Intanto, si è arenata anche la discussione sulla riforma dei Consorzi di bonifica, bloccata per mancanza di chiarezza sugli emendamenti. Antonio De Luca (M5S) ha definito la riforma «da riscrivere in gran parte», mentre Nuccio Di Paola ha denunciato la presa in giro ai lavoratori precari.

Sindacati in piazza: “Serve una riforma vera per i lavoratori”

In contemporanea con i lavori d’Aula, davanti alla Presidenza si è tenuto un altro sit-in promosso da Flai Cgil e Filbi Uil, che chiedono garanzie occupazionali e stabilizzazioni per i lavoratori dei Consorzi. “I nuovi enti non saranno in grado di autosostenersi”, ha detto Di Paola. “Tra uno o due anni saremo punto e a capo, e i lavoratori senza stipendio”.

di Mauro Seminara

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