Arriverà nei prossimi giorni un decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per individuare alcune aree marine dove installare degli impianti eolici offshore "ed eventualmente da lottizzare".
Lo ha annunciato lo stesso ministro, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso della sua audizione che si è svolta nella mattinata di giovedì 19 ottobre alla Commissione bicamerale incentrata sull'indagine conoscitiva sull’individuazione degli svantaggi derivanti dalla condizione d’insularità e sulle relative misure di contrasto.
Impianti tra il 2029 e il 2030
Secondo il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, dovranno essere considerati dai 30 ai 50 chilometri quadrati con numerosi interventi in programma.
All'interno del "Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima, il Ministero ha previsto la realizzazione degli impianti necessari tra il 2029 e il 2030. Per quanto concerne l'eolico offshore, l'Italia dovrà raccordarsi con gli altri Paesi del Mediterraneo, "dal Nordafrica fino al Portogallo", con lo scopo di definire le aree di competenza.
Serviranno, inoltre, navi e porti attrezzati - per i quali sarà necessario attendere almeno due anni - così come cavi adeguati, con tempi di attesa compresi tra i 2 e i 4 anni, oltre alle piattaforme adeguate.
Lavori anche in Sicilia
Il ministro Pichetto Fratin ha inoltre sottolineato che i lavori riguarderanno anche la Sicilia. In particolare, nell'Isola, secondo le previsioni del gestore di rete al 2030 verranno installati 1,4 giga di impianti di produzione di energia elettrica da elolico offsfore.
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