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Differenziata, in crescita carta e cartone in Sicilia

Differenziata, in crescita carta e cartone in Sicilia

Differenziata, in crescita carta e cartone in Sicilia

Cresce anche nel 2022, in continuità rispetto all’anno precedente, il volume della raccolta differenziata di carta e cartone in Sicilia, in cui sono state raccolte oltre 207.000 tonnellate di materiale cellulosico, con un aumento di poco più di 3.000 tonnellate rispetto al 2021 (+1,5%). La maggior parte delle province ha incrementato la raccolta differenziata di carta e cartone, con picchi di crescita anche oltre il 6% nel caso di Agrigento, Catania e Caltanissetta. Segno negativo invece per le province di Palermo (-3,5% in contrazione per il secondo anno consecutivo) e Siracusa.

Rapporto annuale sulla raccolta differenziata di Comieco

Quelli appena riportati sono i dati del 28° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia diffuso da Comieco, “Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica” diretto da Carlo Montalbetti: “La raccolta differenziata sta diventando una pratica consolidata anche in Sicilia come dimostra la sua crescita, seppur contenuta, nel 2022 – ha dichiarato Montalbetti -. Anche il pro-capite, infatti, è in aumento rispetto all’anno precedente, passando da 42,4 Kg nel 2021 a 43,3 kg. I margini per migliorare ancora ci sono, in particolare a Palermo che fa segnare un segno negativo con la raccolta di soli 25 kg per abitante. Il potenziale inespresso in tutta la regione è evidente anche dal livello di intercettazione della frazione cellulosica sul totale dei rifiuti prodotti dell’intera regione, fermo al 9,6% e tra i più bassi d’Italia”.

Incremento della raccolta differenziata: da cosa dipende?

“Prevalentemente dalla determinazione delle amministrazioni comunali – ha precisato ancora il direttore generale di Comieco-. Nel caso di Catania, ad esempio, l’aumento dipende dal fatto che hanno pubblicato un bando di gara con cui hanno affidato la raccolta del cartone. È tutto un problema connesso alla determinazione di far decollare o rafforzare la raccolta differenziata. Abbiamo anche altri casi positivi come quello di Messina, che è molto interessante perché fino a qualche anno fa era nelle stesse condizioni della città di Palermo, la quale non solo è il fanalino di coda della Sicilia, ma dei capoluoghi di regione di tutta Italia”. Trecentocinquanta comuni convenzionati in Sicilia riceveranno 14 milioni di euro, cioè il corrispettivo che Comieco versa ai comuni per l’attività di raccolta e possono essere reinvestiti nella stessa. “Abbiamo anche previsto un piano straordinario per il Meridione con lo stanziamento di 3 milioni e mezzo che vuole proprio andare a sostenere dei progetti seri che aiutino a far decollare o sviluppare la raccolta differenziata – precisa ancora il direttore Comieco - A livello nazionale, lo scorso anno, abbiamo corrisposto ai comuni lo scorso anno quasi 200 milioni di euro”.

Ragusa superiore alla media nazionale pro-capite

Si registrano anche dei picchi di crescita importanti come nel caso di Ragusa, che ha raggiunto i 65 Kg di raccolta pro-capite, laddove la media nazionale si attesta intorno ai 61 Kg. Sotto questo profilo, fanno molto bene anche Messina e Trapani. “Il loro è un modello di determinazione ed efficienza nel servizio della raccolta, con una forte spinta sul porta a porta e un’adeguata campagna di comunicazione e informazione, in modo tale che i cittadini possano collaborare attivamente – commenta Carlo Montalbetti – Vorrei, infatti, sottolineare il risultato positivo di Messina che ha fatto un significativo balzo in avanti, perché c’è stato un investimento importante sulla società di gestione dei rifiuti e un adeguato sostegno ai cittadini, i quali collaborano tendenzialmente ovunque, non c’è una differenza unica per quello che riguarda la raccolta differenziata, la disponibilità è assolutamente trasversale, ma deve essere consolidata e garantita da un servizio puntuale”.

Palermo fanalino di coda nella raccolta di carta e cartone

La città capoluogo della Sicilia è più grande delle altre e presenta delle realtà complesse che difficilmente si trovano in città come Ragusa, ma questa situazione non può essere una giustificazione per l’inerzia mostrata finora nel settore della differenziata, d’altronde anche in altre città italiane sono presenti delle realtà complesse e delle soluzioni sono state trovate. “Siamo consapevoli che a Palermo ci siano difficoltà superiori rispetto alle altre città siciliane, ma ci sono anche degli strumenti per affrontarle – ricorda il direttore Montalbetti - Noi siamo disponibili da questo punto di vista a collaborare, iniziando ad esempio da situazioni più semplici come il cartone dei negozi. Una realtà che può essere ben organizzata e sviluppata secondo un sistema di raccolta continuativo e puntuale. È un settore in cui potrebbero essere coinvolte le cooperative sociali, dando così anche delle opportunità di lavoro all’interno di un progetto che sia ben strutturato. Noi stiamo puntando molto sulla Sicilia che ha avuto comunque un incremento generale e le cose stanno cominciando a muoversi in questo settore, però, è fondamentale che in questo cambiamento sia coinvolta anche Palermo, perché dal punto di vista delle quantità trascinerebbe la Sicilia molto in avanti”.

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