CATANIA - Rifiuti trattati preventivamente e poi conferiti nelle altre discariche dell’isola. Pare sia questa la soluzione tampone studiata dalla Regione per abbancare la spazzatura in vista della chiusura della discarica gestita da Sicula trasporti a Lentini il prossimo 30 aprile. Tra le possibilità c'era quella di spedire i rifiuti nel nord Italia o all’estero, ma evidentemente l'opzione si sarebbe rivelata troppo onerosa per cui la strada che dovrebbe essere percorsa, al momento, sarebbe quella di stoccare rifiuti prodotti all'area metropolitana di Catania nelle altre discariche dell’isola, previa stabilizzazione nell’impianto interno alla Sicula trasporti.
Una soluzione tampone, però: gli altri impianti dislocati nell’isola, tra cui la discarica di Motta Sant’Anastasia, pare possano accettare i rifiuti della Sicula per un paio di mesi, tre al massimo. Terminati i quali, il problema della mancanza degli impianti di trasformazione dei rifiuti, nel nostro giornale affrontato più volte, si riproporrà. E mentre, come riporta il quotidiano La Sicilia, la Srr, la società di regolamentazione dei rifiuti della Città metropolitana, ha pubblicato un avviso per manifestazione di interesse al trasporto nel resto d’Italia o all'estero dei rifiuti, sono numerosi i commenti sulla questione, in particolare degli esponenti del Movimento 5 Stelle.
Come quello della deputata regionale, Josè Marano. “Misterbianco e Motta non sono la pattumiera della Regione - dice. I cittadini di questi comuni non sono cittadini di serie b sui quali scaricare veleni, olezzo, devastazioni ambientali e adesso il peso di un’emergenza creata dalla incompetenza e inconcludenza del governo Musumeci. La situazione è evidentemente chiara - continua: vista l’attuale emergenza rifiuti, con la saturazione di diversi impianti, la Regione vuole ricorrere alla discarica Oikos di Misterbianco per abbancare i rifiuti di mezza Sicilia. Così nonostante le tante denunce, inchieste giudiziarie e promesse di revisione dell’iter autorizzativo dell’agosto 2019, i comuni dell’hinterland catanese continueranno a ricevere i rifiuti da miriadi di Comuni siciliani!”.
Marano non è l’unica voce tra i 5 Stelle a farsi sentire. Giovanni Di Caro, capogruppo all’Ars, chiede una seduta straordinaria. “Si marcia spediti verso il baratro e non abbiamo ancora capito quali siano le reali intenzioni del governo per gestire l’emergenza rifiuti, al di là delle sbandierata e costosissima volontà di portarli oltre lo Stretto, cosa che finora non ha portato a nulla, visto che le gare effettuate sono andate deserte” - afferma.
“Siamo alla vigilia di un disastro - prosegue - visto che la discarica di Lentini ormai sta per chiudere definitivamente i battenti e quelle di Misterbianco, Siculiana e Gela non sono sufficienti per arginare un’emergenza che si preannuncia di grande portata. Come si vuole affrontare la crisi? Il Governo ne discuta col Parlamento e dia risposte immediate anche agli operatori ecologici delle imprese di smaltimento, spesso in sciopero perché senza stipendi da mesi. Cosa che finisce col complicare ulteriormente una situazione già quasi ingestibile” - conclude.
Melania Tanteri
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