Riuso dell’acqua in Sicilia: l’emergenza idrica può diventare opportunità

Riuso dell’acqua in Sicilia: l’emergenza idrica può diventare opportunità

Riuso dell’acqua in Sicilia: l’emergenza idrica può diventare opportunità

Il riuso dell’acqua in Sicilia è spesso ricordato solo durante i periodi di siccità, ma secondo Fabio Fatuzzo, Commissario unico alla depurazione e al riuso delle acque reflue, il tema dovrebbe essere affrontato tutto l’anno. “Riutilizzare l’acqua significa avere a disposizione una risorsa infinita – afferma Fatuzzo – eppure oggi l’acqua depurata viene ancora considerata un rifiuto e scaricata.”

Depurazione avanzata e tecnologie per il riuso

Secondo il Commissario, l’acqua destinata al riuso deve essere trattata al massimo livello, con tecnologie come membrane filtranti e disinfezione a raggi UV. Questo comporta costi aggiuntivi, riconosciuti anche dalla Direttiva UE 2024/3019, ma rappresenta un investimento per trasformare l’acqua depurata in una risorsa economica e ambientale.

Opportunità per agricoltura, industria e città

L’acqua depurata può essere destinata a diversi settori strategici:

  • Agricoltura nelle aree vicine ai terreni coltivati

  • Cicli produttivi industriali e artigianali

  • Irrigazione del verde urbano e lavaggio strade

  • Riserva idrica antincendio

Fatuzzo sottolinea: “Non è l’acqua che finisce, ma l’acqua potabile. Incrementare il riuso significa ridurre la pressione sulle fonti tradizionali e costruire una gestione idrica sostenibile.”

Il depuratore di Catania: 2 miliardi al palo

I lavori per il depuratore di Catania rappresentano una sfida da circa 2 miliardi di euro. Tuttavia, l’iter è bloccato a causa della mancanza di un gestore unico con requisiti tecnico-economici certi. Fatuzzo evidenzia come la mancata capacità gestionale comprometta la realizzazione di un impianto strategico per l’intera area etnea.

L’Italia e le sanzioni europee: la necessità di adeguamento

Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha versato circa 800 milioni di euro in sanzioni a Bruxelles per il mancato rispetto delle direttive sul trattamento delle acque reflue. Le nuove norme UE impongono investimenti tra 645 milioni e 1,2 miliardi di euro per ammodernare i depuratori e garantire standard elevati di qualità.

Esempi virtuosi: Francia e Israele

Alcuni Paesi hanno già ottenuto risultati concreti:

  • Francia: aumento del riutilizzo delle acque reflue entro il 2030, Senna balneabile per i Giochi Olimpici

  • Israele: oltre il 90% delle acque reflue recuperate per uso agricolo, modello di eccellenza tecnologica

L’Italia, al momento, sfrutta solo il 4% del potenziale di riuso in agricoltura, a fronte di un potenziale del 23% (dati ENEA).

di Salvatore Rocca

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