Con l’allarme siccità che già colpisce diverse regioni del Sud Italia, Coldiretti rilancia con forza la necessità di un piano nazionale invasi per garantire approvvigionamento idrico ed energia. L’appello arriva alla vigilia della Giornata mondiale dell’Ambiente, che si celebra il 5 giugno, mentre i dati climatici segnalano un inizio d’anno da record: i primi quattro mesi del 2025 sono stati i più caldi di sempre, con una media di +1,47°C rispetto ai valori storici, che nel Mezzogiorno salgono a +1,50°C, secondo l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC-CNR).
Puglia in crisi: invasi al 33%, l’acqua basterà solo per poche settimane
La situazione più critica si registra in Puglia, in particolare nella Capitanata, dove la carenza di piogge invernali ha drasticamente ridotto le riserve idriche. Gli invasi contengono appena 109 milioni di metri cubi d’acqua, pari al 33% della loro capacità, contro i 180 milioni dell'anno scorso, che comunque garantirono l’irrigazione delle campagne solo fino all’inizio dell’estate.
Sardegna: stop alle colture nella Nurra, a rischio anche foraggio e vigneti
Gravi difficoltà anche in Sardegna, soprattutto nella zona della Nurra, dove l’assenza d’acqua ha costretto gli agricoltori a rinunciare a coltivazioni come mais, angurie e meloni. In pericolo anche oliveti, vigneti e foraggi per gli animali, come l’erba medica, per cui si è riusciti a effettuare soltanto il primo sfalcio. Coldiretti ha ottenuto 8 milioni di euro per indennizzi, ma la cifra rappresenta solo una parziale risposta alle esigenze delle aziende agricole colpite.
Sicilia: l’ombra della crisi 2024 incombe su Agrigento
In Sicilia, soprattutto in provincia di Agrigento, le piogge primaverili non sono bastate a scongiurare l’emergenza. I produttori, denuncia Coldiretti, si trovano ancora una volta senza infrastrutture adeguate per affrontare periodi di siccità, con il timore concreto di rivivere la crisi del 2024.
Basilicata: ortaggi e frutteti sotto stress idrico
Nella Basilicata, nel Lavellese (Potenza), la mancanza d’acqua sta già mettendo in difficoltà le piantine di pomodoro e le orticole, mentre nell’area materana l’aumento improvviso delle temperature e l’umidità elevata stanno causando la cascola precoce dei frutti su albicocchi, peschi, agrumi e olivi, secondo i dati del monitoraggio Coldiretti.
Coldiretti: subito un piano invasi per acqua, agricoltura ed energia
Già cinque anni fa Coldiretti aveva proposto un piano strategico di invasi multifunzionali, pensati per raccogliere acqua piovana durante tutto l’anno e produrre energia idroelettrica tramite sistemi di pompaggio. Il piano prevede:
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Costruzione di nuovi bacini con materiali naturali, senza uso di cemento
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Recupero e manutenzione degli invasi esistenti
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Uso delle acque raccolte per scopi agricoli, civili e industriali
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Riduzione del rischio di allagamenti in caso di piogge intense
“È necessario accompagnare questo piano con una strategia integrata, che includa la manutenzione dei corsi d’acqua e una distribuzione più efficiente delle risorse idriche – conclude Coldiretti –. Solo così potremo affrontare gli impatti di un clima sempre più instabile, che negli ultimi tre anni è costato all’agricoltura italiana ben 20 miliardi di euro.”
(askanews)
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