Italia e verde urbano: i dati 2024 mostrano un Paese ancora lontano dagli standard europei

Italia e verde urbano: i dati 2024 mostrano un Paese ancora lontano dagli standard europei

Italia e verde urbano: i dati 2024 mostrano un Paese ancora lontano dagli standard europei

Secondo le ultime analisi, il verde urbano in Italia nel 2024 resta ben al di sotto di livelli soddisfacenti. Nei capoluoghi si contano in media 24 alberi ogni 100 abitanti, un numero che evidenzia quanto sia ancora fragile la presenza di aree verdi nelle nostre città.

Solo 8 capoluoghi su 93 superano la soglia dei 50 alberi per 100 abitanti, mentre 27 città non raggiungono nemmeno quota 20. Una situazione che, come sottolinea Legambiente, riflette una distribuzione disomogenea del patrimonio arboreo e l’urgenza di interventi mirati di forestazione.

La legge 10/2013 e il ruolo della Festa dell’Albero

Legambiente ricorda che un importante strumento per migliorare il quadro è rappresentato dalla legge n. 10/2013, che disciplina la tutela e lo sviluppo del verde urbano. In occasione del trentennale della Festa dell’Albero, dal 21 al 23 novembre, l’associazione organizza oltre 120 iniziative di forestazione in 14 regioni, insieme a scuole, cittadini e amministrazioni. Il messaggio che accompagna questa edizione è chiaro: “Gli alberi ci danno tanto, ora tocca a noi”.

Quanto è applicata realmente la legge 10/2013?

Dalle informazioni raccolte da Ecosistema Urbano 2025 emergono dati significativi:

  • 30 capoluoghi hanno adottato un Piano del Verde (32%)

  • 26 città dispongono di un Regolamento del Verde Urbano (28%)

  • 75 comuni hanno completato il censimento del verde (80%)

  • Solo 44 città pubblicano il Bilancio Arboreo a fine mandato (47%)

La misura più diffusa è quindi il censimento, mentre la pubblicazione dei bilanci arborei rimane ancora arretrata, limitando trasparenza e programmazione.

Un impegno concreto, non solo simbolico

Legambiente evidenzia un dato positivo: 74 capoluoghi su 93 celebrano la Giornata nazionale degli alberi. Ma l’associazione avverte che iniziative simboliche non bastano senza una gestione del verde chiara, strutturale e misurabile.

Come sottolineato dal direttore generale Giorgio Zampetti, serve un impegno più deciso da parte dei Comuni nell’attuare pienamente la legge n. 10/2013, adottando piani, regolamenti e strumenti di monitoraggio che possano davvero migliorare la qualità della vita urbana.

(Adnkronos)

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