ROMA - Il decreto ministeriale che deroga al divieto di nuovi pozzi e nuove piattaforme entro le 12 miglia proprio non piace a Greenpeace, Legambiente e Wwf Italia. Sulle trivelle, quindi, c’è un bel passo indietro del Governo, con la relativa smentita di tutte le parole spese in merito durante il periodo referendario dello scorso aprile. Il meccanismo introdotto dal MISE consente, infatti, alle società petrolifere titolari di concessioni entro le 12 miglia dalla costa già rilasciate di modificare, e quindi ampliare, il loro programma di sviluppo originario per recuperare altre riserve esistenti, e dunque costruire nuovi pozzi e nuove piattaforme. Fino all’altro ieri, nuovi pozzi e nuove piattaforme entro le 12 miglia potevano essere realizzati solo se già previsti dal programma di sviluppo originario. Ora chi ha la concessione può farci sostanzialmente quello che vuole per tutta la vita utile del giacimento.
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