RAGUSA – Niente trivellazioni nel territorio ibleo . L’associazione Legambiente continua l’incessante lavoro per evitare che la provincia di Ragusa diventi un polo di estrazione di petrolio. Mal si addice, infatti, la scelta economica delle trivellazioni alla vocazione turistica degli iblei. Proprio a questo proposito Legambiente ha presentato delle osservazioni al progetto di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato ‘Case La Rocca’ per la perforazione di due pozzi esplorativi in c.da Carnesala, in territorio del comune di Ragusa. A poca distanza dal Castello di Donnafugata, infatti, è stato proposto uno sbancamento di  25 mila mq – circa 3 campi di calcio – da effettuare nell’attuale area agricola dove insistono, fra l’altro, vincoli del piano paesaggistico.

Secondo quanto riferito da Legambiente, inoltre, l’Eni ha già fatto ricorso al Tar di Catania chiedendo l’annullamento del piano paesaggistico di Ragusa per un pozzo che doveva essere effettuato in un’altra zona in provincia. Il responso è stato comunque negativo. Se le norme del Piano in questione non fossero già sufficienti, il Prg comunale potrebbe però rimarcare la tutela del territorio: la stessa Legambiente chiede all’Amministrazione di Ragusa di portare in Consiglio comunale – al più presto – una nuova variante al piano regolatore per introdurre il divieto di movimenti terra e di trasformazioni dei caratteri morfologici. Il territorio va tutelato e gli enti locali devono farsi garanti, in primis, delle bellezze naturalistiche della nostra Isola.