ALCAMO (TP) – Conferì in modo “illegittimo perché al di fuori dei limiti posti dal legislatore regionale” e, soprattutto aggiungiamo noi, senza alcuna utilità “della prestazione per il comune di Alcamo”. Tali leggerezze sono costate 46 mila euro all’ex sindaco di Alcamo, Giacomo Scala che dovrà, adesso, risarcire l’Ente locale. La Corte dei conti lo ha messo nero su bianco (sentenza 182/A/2016), confermando la condanna nei confronti dell’ex primo cittadino. L’incarico riguarda, Liborio Ciacio, esperto del sindaco tra il 2007 e il 2008. Nelle motivazioni della magistratura contabile si evidenzia la mancanza della laurea. La qualifica professionale dello stesso esperto poi, non aveva alcun collegamento con le attività che lo stesso doveva espletare. Avrebbero bisogno di questo tipo di lezioni parecchi politici, per capire finalmente, che i soldi delle pubbliche amministrazioni non sono ‘cosa loro’, ma ‘cosa di tutti’. E che, soprattutto, i primi cittadini devono imparare a dare l’esempio, per primi, proprio come farebbe un buon padre di famiglia!
È ora di dire basta! Cittadini per bene della Sicilia, se vi piace il nostro pensiero, venite con noi. Iscrivetevi gratis a Risorgimento Sicilia perché unendo le idee possiamo muovere le cose. Piccoli passi, non vi costa nulla. Proviamoci!
Alcamo. “Risarcire 46 mila euro”: lo chiede la Corte dei Conti all’ex sindaco Scala
Articolo precedente A Catania abbracci al buio e sguardi intensi per ritrovare il contatto con gli altri
Articolo successivo La Regione accolga i pensionati europei
Lascia una risposta