Buccheri, in provincia di Siracusa, è il ventiduesimo borgo siciliano entrato a far parte dei “più belli d’Italia”.
L'Associazione «I Borghi più belli d'Italia», che oggi annovera circa 270 Borghi, è un organismo di diritto pubblico costituito nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che ne è parte attiva attraverso la presenza di suoi membri nel Consiglio Direttivo.
Abbiamo intervistato il sindaco, Alessandro Caiazzo.
Quali obiettivi vi proponete di raggiungere una volta che siete nel novero dei borghi più belli d’Italia in Sicilia?
“Fa bene a parlare di obiettivi perché entrare a fare parte di questo prestigioso club rappresenta senz’altro un punto di partenza e non un punto d’arrivo. Intendiamo continuare, così come fatto in questi anni, a valorizzare il nostro territorio così da poterne sviluppare le peculiarità soprattutto sotto l’aspetto naturalistico, architettonico, storico, culturale e tutto ciò che i piccoli borghi possono offrire soprattutto ai visitatori, quindi in chiave turistica”.
A proposito di turismo, quali iniziative avete in programma nel dettaglio?
“Prima ancora che il comune di Buccheri venisse inserito nel club, già numerose manifestazioni facevano da cornice al territorio. Il nostro è il paese del “Medfest”, una rievocazione storica medievale che richiama annualmente circa 30 mila spettatori; ma qua si tengono altre manifestazioni che tendono a destagionalizzare i flussi turistici, mitigando le sofferenze dei piccoli borghi di montagna dove nel periodo estivo i flussi stessi sono abbastanza importanti mentre poi, nel periodo invernale, cioè il più lungo dell’anno, diventa difficile richiamare visitatori; per questo da noi in autunno si tiene un evento dal nome sempre in evoluzione: “ Oro degli Iblei”, “sapori d’ottobre”, “fuoco food festival” concentrato sulle tradizionali pietanze del nostro territorio, soprattutto a base di funghi, ma anche dei prodotti della tradizione agricola o delle eccellenze del comprensorio.
Buccheri ha sette prodotti Pat, riconosciuti dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ed entrati nel novero dei prodotti da tutelare.
Nel periodo natalizio si svolge una manifestazione che dura un mese ed è incentrata, in particolare, sulle caratteristiche storiche del borgo, nelle vie interne dove viene realizzato, grazie ad un’attiva associazione locale, un presepe statico a grandezza naturale che raffigura i personaggi più importanti della storia del nostro comune, anche e soprattutto coloro i quali hanno lasciato un segno nella realtà agricola, contadina o nella piccola borghesia buccherese.
Nel periodo primaverile si tengono due importanti manifestazioni: una denominata “Passiu Santu”, legata alla Pasqua e che rappresenta una delle più belle rievocazioni storiche della Passione di Cristo in chiave dialettale; un’altra che apre le porte alla primavera, denominata: “I sentieri di maggio”, con itinerari tematici organizzati dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con le associazioni del territorio, che sono poi la vera forza di questo comune, perché si spendono per l’organizzazione delle manifestazioni ma anche per la gestione dei flussi turistici; poi c’è il periodo estivo in cui Buccheri si trasforma in un piccolo villaggio turistico all’aperto, con serate dal vivo, attività sportive e tornei, discoteca all’aperto, divertimento nell’unico Parco Avventura degli Iblei ed escursioni d’ogni tipo”.
E nell’ambito invece delle politiche giovanili, avete in mente delle iniziative in particolare?
“Noi teniamo molto a valorizzare le associazioni culturali perché sono tutte a partecipazione giovanile; vanno stimolate alla sensibilità nei confronti del proprio territorio e del proprio comune. Al di là di questo cerchiamo sempre di incentivare il ripopolamento e ultimamente siamo intervenuti con alcune delibere, riguardanti ad esempio, la possibilità per i giovani di accedere alla valorizzazione o addirittura all’acquisto di terreni o immobili di proprietà comunale, per la realizzazione di progetti che possono essere a sfondo lavorativo o culturale o per esempio la possibilità di richiedere la residenza nel nostro territorio, parliamo dunque di giovani “esterni”, che avrebbero un azzeramento della Tari per cinque anni e un bonus affitto per cercare di accoglierli nel miglior modo possibile.
Grande importanza abbiamo rivolto anche alle attività sportive: negli ultimi due anni abbiamo ristrutturato interamente il complesso sportivo di contrada Difesa, abbiamo creato un campetto di calcio a cinque con erba sintetica di ultima generazione, campi da tennis, da basket e da beach volley; in programma c’è la costruzione di due campi da padel, e di un’area attrezzata all’aperto, abbiamo ristrutturato la palestra comunale, all’interno della quale si svolgono attività sportive, abbiamo concesso immobili comunali ad associazioni che hanno aperto palestre rivolte ai giovani e grazie ad un intervento realizzato con il bilancio partecipato, la prima ludoteca pubblica rivolta ai bambini per dare loro uno spazio di svago in sicurezza”.
Pensate ad accordi con altri enti per raggiungere i vostri traguardi?
“Sì, noi come comune di Buccheri facciamo già parte dell’Unione dei comuni Valle degli Iblei. Siamo otto comuni della zona montana e tra noi già collaboriamo per la gestione dei servizi in forma associata. E’ chiaro che dal punto di vista prettamente legato all’ingresso nei Borghi più belli d’Italia, noi pensiamo di collaborare ancora più sinergicamente, oltre che con gli altri 21 comuni già presenti in Sicilia, in particolare con quelli che sono più vicini a noi e mi riferisco a Palazzolo Acreide, Ferla e Monterosso Almo.
Intendiamo quindi stringere una sinergia e cercare di portare avanti delle politiche comprensoriali che siano da stimolo per lo sviluppo turistico e per il rilancio di un territorio d’area vasta piuttosto che di una singola realtà”.
L’emergenza sanitaria vi ha creato fino ad ora dei problemi o teme che ve li possa creare per raggiungere i vostri obiettivi?
“Questa pandemia sicuramente ci ha mostrato la precarietà di molte nostre certezze. I problemi si sono verificati soprattutto per quel che riguarda l’economia del turismo perché, bloccando il sistema del passaggio di persone da un paese ad un altro o da una città ad un’altra, quelle che sono nostre particolari vocazioni, il turismo appunto ma anche l’enogastronomia, sono state profondamente danneggiate.
Siamo comunque certi di potere uscire anche rapidamente da questa situazione, da un lato su impulso dell’ultimo prestigioso ingresso all’interno del club dei Borghi più belli d’Italia, ma anche perché Buccheri, oltre ad essere già destinatario di prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, proprio nel 2021 è stata definita dalla World Food Travel Association, la “Best culinary destination” dell’anno, cioè la migliore destinazione culinaria al mondo, proprio perché, oltre a detenere una gastronomia tradizionale d’eccellenza, ne abbiamo promosso le doti anche durante la pandemia, con campagne di promozioni e marketing del territorio.
Sotto questo aspetto non ci siamo mai fermati ed anzi abbiamo sfruttato quel momento appunto per cercare di fare emergere in tutto il suo splendore le peculiarità del nostro comprensorio e questo ci ha portato risultati importanti; già nell’estate appena trascorsa con un incremento di oltre il 40% di visitatori e con una ripresa del turismo di grande rilievo. Quindi, credo che da qui a breve, nonostante il duro colpo subìto a livello mondiale e nello specifico a livello cittadino, ne usciremo bene e ci sarà sicuramente una maggiore attenzione per i piccoli borghi, considerati “isole felici” e luoghi di fuga rispetto al caos delle città da un lato, ma anche rispetto a quelli che sono stati i problemi venuti fuori proprio durante questa pandemia.
Siamo dunque fiduciosi nella grande capacità di reazione dei Buccheresi e di poter ripartire, conseguentemente, abbastanza celermente”.
Soddisfazione per l’ingresso del comune di Buccheri, tra i borghi più belli d’Italia siciliani, è stata espressa anche dal coordinatore regionale dell’associazione Salvatore Bartolotta.
Roberto Pelos
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