Reddito di cittadinanza, arriva la “stretta” tra febbraio e luglio 2023. Si perché il Governo Meloni ha deciso di toglierlo a circa 400 mila famiglie. L’assegno, infatti, verrà erogato per un massimo di 7 mesi, dopodiché la misura decade e non se ne potrà più fare domanda.
In questo articolo forniamo un elenco aggiornato di bonus, agevolazioni e di altri aiuti che si potranno richiedere in alternativa.
Perché viene tolto il reddito di cittadinanza nel 2023
Come abbiamo già detto, in alto nell’articolo, il Reddito di cittadinanza verrà tolto già quest’anno a circa 400 mila famiglie: l’assegno, infatti, verrà erogato per un massimo di sette mesi, dopodiché la misura decade e non se ne potrà più fare domanda. Per chi lo prende in via continuativa, quindi, l’ultima mensilità pagata dovrebbe essere quella di luglio 2023.
Stop al reddito di cittadinanza nel 2023, quando e a chi verrà tolto il sussidio
Per alcuni il diritto al Reddito di cittadinanza decade già dal prossimo febbraio: ci riferiamo a coloro che con il nuovo Isee 2023 supereranno le soglie entro cui stare per avere diritto all’assegno.
La domanda che chi è in procinto di perdere il Reddito di cittadinanza si pone riguarda gli altri aiuti a cui è possibile attingere una volta che il sostegno smetterà di essere erogato.
Anche nel 2023, infatti, ci sono dei sostegni al reddito alternativi, e in alcuni casi anche compatibili, con il Rdc. Qui in basso, nell’articolo, un elenco aggiornato, così da avere un piano già definito per quando il Reddito di cittadinanza verrà tolto.
Reddito di cittadinanza tolto subito, c’è l’assegno unico
Per quei nuclei familiari per cui cesserà a causa del superamento delle soglie economiche previste dalla normativa va segnalato che alla perdita del Reddito di cittadinanza seguirà un aumento dell’Assegno unico universale.
Fino a oggi, infatti, dell’Auu spettante ne è stata riconosciuta solamente una quota, in quanto ne è stata sottratta la parte già riconosciuta al minore all’interno del Reddito di cittadinanza.
La Carta acquisti, cos’è e come funziona
Come detto sopra ci sono poi altri aiuti che possono richiedere le famiglie con Isee basso, anche qualora dovessero perdere il diritto al Rdc. Tra questi c’è la Carta acquisti, un’altra prepagata come la Carta Rdc con la differenza che può essere utilizzata solamente in determinati negozi.
L’importo è fisso: 40 euro al mese, ma viene ricaricata ogni 2 mesi con 80 euro.
Per poterne beneficiare è necessario però avere nel proprio nucleo familiare almeno un figlio di età inferiore ai 3 anni, oppure dei componenti con più di 65 anni. L’Isee nel 2023 non deve superare i 7.640,18 euro, ma ci sono altri requisiti – come ad esempio riferiti a reddito e patrimoni – da osservare.
Carta risparmio spesa
Se i suddetti sostegni sono già operativi, ce ne sono altri in divenire. Tra questi la Carta risparmio spesa, un’ulteriore prepagata a disposizione delle famiglie bisognose per l’acquisto di soli beni di prima necessità. Introdotta dalla legge di Bilancio 2023, servirà al più presto un decreto del ministero dell’Agricoltura, di concerto con quello dell’Economia, per definirne importi e criteri di accesso.
Una cosa è certa, potranno farne richiesta le famiglie con reddito basso, per le quali quindi si tratterà di un sostegno ulteriore su cui fare affidamento.
Reddito alimentare
Tra gli aiuti riconosciuti alle famiglie più bisognose c’è anche il Reddito alimentare, anche questo introdotto dalla legge di Bilancio 2023. In tal caso però non si tratterà di un sostegno economico, bensì di veri e propri pacchi alimentari, realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare. Stop agli sprechi, quindi, e sostegni alle famiglie più bisognose.
Anche in questo caso però manca ancora il decreto attuativo, che dovrà essere realizzato dal ministero del Lavoro. Va detto però che inizialmente tale sostegno sarà riconosciuto solamente in forma sperimentale, in quanto partirà nelle sole città metropolitane.
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