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Coronavirus, cresce ancora l'allarme focolai in Sicilia

Coronavirus, cresce ancora l'allarme focolai in Sicilia

Coronavirus, cresce ancora l’allarme focolai in Sicilia

Sono novantasei i nuovi casi di covid-19 in Sicilia secondo il rapporto di ieri.

Attualmente nell'Isola ci sono 2.043 positivi di cui 173 ricoverati in ospedale, 14 in terapia intensiva, 1.856 in isolamento domiciliare, per un totale di 5.596 casi dall'inizio dell'epidemia.

I tamponi eseguiti sono 5.498.

Dei nuovi casi otto sono stati registrati ad Agrigento, quindici a Catania, due a Enna, otto a Messina, ventisei a Palermo, quattro a Ragusa, nove a Siracusa e ventiquattro a Trapani.

Sindaco preoccupata per la situazione a Sciacca

"Una giornata nera, la situazione rischia di essere fuori controllo", ha detto Francesca Valenti, sindaco di Sciacca, nell'Agrigentino, dopo aver appreso che nella cittadina sono state registrate diciassette persone positive al coronavirus.

"È necessario - ha aggiunto la sindaco Valenti - disincentivare riunioni e feste private, perché i focolai si innescano lì. E i giovani devono stare attenti e rispettare le indicazioni".

Dopo i casi delle scorse settimane riguardanti due diciottenni tornati rispettivamente dalla Croazia e da Malta (nel frattempo entrambi guariti), un nuovo focolaio di contagi era stato generato da un matrimonio (risalente ormai allo scorso 31 agosto).

Cluster anche a Cattolica Eraclea

Cluster che ha riguardato anche il vicino comune di Cattolica Eraclea (paese d'origine dello sposo), dove i casi al momento sono sette, mentre è in autoisolamento un'ottantina di persone.

I contagi nel frattempo hanno costretto alla chiusura le attività di due parrucchieri e un calzolaio. Chiusi, su richiesta dell'Asp di Agrigento, risalita all'origine degli ultimi contagi, anche un pub e una pizzeria del centro, dove due dipendenti sono risultati positivi.

Nei prossimi giorni i rispettivi staff dovranno essere sottoposti a tampone prima di poter avere il via libera a riaprire i battenti.

Due dei positivi di Sciacca sono stati ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale "Sant'Elia" di Caltanissetta.

Corleone, otto positivi dopo matrimonio

Otto persone positive al coronavirus anche a Corleone, nel Palermitano.

Avrebbero tutte partecipato a un matrimonio con 250 invitati lo scorso 12 settembre.

Tra i contagiati anche l'infermiera del reparto di geriatria dell'ospedale Ingrassia che ieri è stata ricoverata nell'ospedale Civico di Palermo con febbre alta e sintomi influenzali acuti.

Il Sindaco chiude le scuole

Lo ha reso noto il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi che ha disposto la chiusura di bar e pub alle ore 21 oltre alla villa comunale e alle scuole.

Tra gli invitati al matrimonio c'erano infatti anche trenta giovani alunni.

Scuole chiuse anche a Marineo e Bisacquino

Alcune insegnanti che vivono a Corleone insegnano a Marineo e Bisacquino. Da qui la decisione di chiudere le scuole anche in questi due Comuni.

"Abbiamo deciso di chiudere le scuole - ha spiegato il Sindaco - perché la situazione è molto seria e da tenere sotto osservazione. Si stanno tracciando tutti gli invitati che hanno preso parte al cerimonia e al banchetto. In attesa degli esami ho disposto anche la chiusura di esercizi pubblici".

Oggi sono previste riunioni con le forze dell'ordine e l'Asp di Palermo.

Missione Speranza e Carità, aiutateci

A Palermo, intanto, una "grandissima difficoltà dovuta alla Pandemia e alla progressiva diffusione di un possibile focolaio di coronavirus" è stata denunciata dai volontari della Missione Speranza e Carità del missionario laico Biagio Conte.

"I poveri - hanno scritto i volontari in una nota - sono di tutta la città. La Missione da anni si spende nei confronti dei poveri, degli ultimi, dei disperati. Chiediamo a tutti e soprattutto a chi ha dei compiti di responsabilità sanitaria, politica e istituzionale, di aiutarci, altrimenti non sarà possibile arginare le difficoltà collegate al virus".

"La Missione - si legge ancora nella nota - non ha i mezzi né le forze per organizzare un impegno così importante di messa in quarantena e cura di un numero così elevato di persone. Chiediamo di prevedere fin da subito le modalità per gestire l'isolamento dei vari soggetti: qui non ci sono spazi tali da poter garantire che i contagiati possano essere messi in sicurezza con una stanza e un bagno dedicati".

La Missione invece, "si rende disponibile a cucinare cibo da distribuire anche più volte al giorno insieme a prodotti igienici, mascherine, indumenti".

Villa Sofia, cellulari per notizie a parenti

Sempre a Palermo, l'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello per facilitare la comunicazione delle informazioni sullo stato di salute dei pazienti ricoverati nei reparti covid ai familiari, ha consegnato ad alcune Unità Operative un apposito cellulare dedicato alle telefonate informative.

Entro oggi tutti i reparti covid avranno un telefonino con cui saranno fornite le informazioni, in apposite fasce orarie, dai medici di turno della mattina e del pomeriggio.

L'azienda sta attivando anche una rete wifi a cui i pazienti potranno collegarsi.

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