A partire dal prossimo 7 ottobre l’Amap, gestore del servizio idrico integrato, adotterà un piano sperimentale che riguarderà diversi distretti della città. Il piano è stato concordato con la Cabina di regia istituita dalla Presidenza della Regione siciliana e fa seguito alle riduzioni della portata immessa al servizio del capoluogo e dei Comuni dell’area metropolitana.
“Quest’ultima misura, per effetto del naturale aumento della domanda che si verifica ogni anno nella tarda stagione estiva a causa del rientro dei residenti, della ripresa delle attività scolastiche e della forte presenza di turisti – spiegano da Amap -, avrebbe potuto causare accentuate riduzioni delle pressioni in rete e, in casi particolarmente svantaggiati, anche la diffusa interruzione dell’erogazione idrica durante le ore diurne di massimo consumo”.
Razionamento acqua a Palermo: il piano
Il sistema di approvvigionamento idrico metropolitano e di Palermo dipende in buona misura dalle acque prelevate dagli invasi. A metà settembre si registra una riduzione di capienza superiore al 65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un volume utile disponibile complessivamente pari a circa 22 milioni di metri cubi.
“Le misure di mitigazione adottate già dallo scorso semestre, seguendo le indicazioni delle autorità preposte – sottolineano da Amap -, consentono di preservare l’approvvigionamento almeno fino a dicembre di quest’anno”. Contestualmente Amap ha avviato, tramite la competente cabina di regia, una serie di misure strutturali che consentiranno di ridurre la dipendenza dei prelievi dagli invasi. Tra questi l’acquisizione di nuovi pozzi e l’attuazione di interventi per la riduzione delle perdite fisiche, alcuni già realizzati, altri in fase di attuazione.
Obiettivo riduzione dei disagi
Per “spostare in avanti rispetto alla fine dell’anno” la data prevista per l’esaurimento delle risorse accumulate negli invasi, “in attesa delle precipitazioni delle stagioni autunnale e invernale”, Amap ha adesso proposto – sentita l’Amministrazione comunale e d’intesa con la cabina di regia – di adottare questo piano sperimentale di razionamento dell’acqua che prevede in alcuni distretti di Palermo una interruzione programmata della fornitura di un giorno a settimana. “Le misure di limitazione, individuate esclusivamente sulla base della fattibilità tecnica, sono state studiate al fine di ridurre al minimo i disagi per le utenze e con l’obiettivo di non coinvolgere utenze pubbliche o sensibili (ospedali, cliniche, case circondariali, edifici a valenza pubblica), spiegano dal gestore del servizio idrico.
Il piano sperimentale per il razionamento dell’acqua a Palermo potrà subire delle modifiche per “ridurre i disagi e massimizzare i benefici in termini di recupero di risorsa”. “A seguito della riapertura di ciascun distretto – conclude Amap -, si potranno verificare disservizi residuali in dipendenza della ubicazione e della quota altimetrica delle utenze servite. Potranno, altresì, verificarsi lievi incrementi di torbidità delle acque che tenderanno rapidamente a normalizzarsi”. Da Amap, infine, un invito agli utenti a “un utilizzo consapevole della risorsa, ad evitare gli sprechi e a limitare fortemente gli utilizzi dell’acqua non riconducibili a necessità idropotabili ed igienico-sanitarie”.
Ecco la tabella completa:
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