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Escursione estive in Sicilia, i consigli del Soccorso Alpino per evitare brutte sorprese

Escursione estive in Sicilia, i consigli del Soccorso Alpino per evitare brutte sorprese

Escursione estive in Sicilia, i consigli del Soccorso Alpino per evitare brutte sorprese

La disgrazia di ieri a Marettimo, dove un escursionista bergamasco di 57 anni ha perso la vita scivolando in una scarpata di 80 metri, è solo il più tragico di una serie di incidenti avvenuti negli ultimi tre mesi in Sicilia e nelle isole minori siciliane.

Episodi che hanno avuto come vittime turisti italiani e stranieri e che, essendosi verificati in ambienti impervi, hanno richiesto l'intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano in sinergia con l'82° Csar dell'Aeronautica Militare e il IV Reparto Volo della Polizia di Stato, il SAGF e le CC.OO. 118.

Le aree di intervento del Soccorso Alpino in Sicilia

Mozia, la riserva naturale integrata dello Zingaro, Alicudi, Salina, Panarea, Marettimo, Erice, Cassibile, Etna, sono le aree di intervento dove è stato necessario l’intervento di soccorso del sistema urgenza/emergenza.

Per ridurre al minimo i rischi durante le escursioni in ambiente impervio, sia esso in montagna o in un'isola, il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano ricorda come sia importante affrontarle con responsabilità, consapevolezza ed attenzione, seguendo alcuni semplici accorgimenti.

I consigli da seguire

Durante la stagione estiva, in particolare alle nostre latitudini, i rischi di disidratazione, colpi di sole, colpi di calore e affaticamento sono frequenti. Per questo, è necessario affrontare le escursioni con un'adeguata scorta di acqua e abbigliamento tecnico traspirante, evitando di affaticarsi nelle ore più calde della giornata.

Anche se d’estate, controlliamo il meteo nei giorni precedenti e nel giorno dell’escursione. In caso di improvvisi temporali e di pericolo di fulmini, teniamoci lontani da rocce appuntite, condutture elettriche e metalliche, alberi o rupi isolate, mantenendo distanti da noi gli oggetti metallici.

Evitare di uscire da soli e sempre comunichiamo ai familiari o al gestore dell’alloggio il percorso che si intende intraprendere e la zona di attività, calcolando bene il tempo di percorrenza in andata e ritorno.

Per le escursioni notturne è fondamentale conoscere perfettamente i sentieri che si intendono percorrere e dotarsi di sistemi d’illuminazione funzionanti e affidabili, come lampade frontali con batterie di ricambio (da evitare la lampada del telefonino).

Imparare a utilizzare il GPS, anche quello degli smartphone e relative applicazioni tra le quali ricordiamo GeoResQ, che fornisce un servizio di geolocalizzazione e di inoltro delle richieste di soccorso, dedicato a chi frequenta la montagna, gestito dal CNSAS e promosso dal CAI.

Il numero unico di emergenza

In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti impervi, in grotta e gole fluviali o in caso di dispersi in ambiente impervio e ostile, è allertabile il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, chiedendo esplicitamente l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico #CNSAS. Il #NUE112 trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa 118, la quale provvederà ad allertare il SASS.

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