Esplosione a Catania, notte di paura a San Giovanni Galermo, ma evitata la tragedia

Esplosione  a Catania, notte di paura a San Giovanni Galermo, ma evitata la tragedia

Esplosione a Catania, notte di paura a San Giovanni Galermo, ma evitata la tragedia

Un’esplosione provocata da una fuga di gas ha scosso ieri sera il quartiere di San Giovanni Galermo, precisamente in via Fratelli Gualandi, trasformando la zona in uno scenario quasi bellico. Nonostante il bilancio sia pesante, si è evitato il peggio: 14 feriti, di cui sei ricoverati in ospedale e uno in codice rosso che però non sarebbe in pericolo di vita. Nessuna vittima, un vero miracolo. I Vigili del Fuoco sono ancora impegnati nelle operazioni e un aggiornamento è atteso a breve.

La dinamica dell’esplosione

Tutto è iniziato con un forte odore di gas nella zona. Sul posto erano già intervenuti tecnici della rete del gas e i Vigili del Fuoco quando si è verificata la deflagrazione che ha causato il crollo di un’abitazione privata. Fortunatamente, non è stato coinvolto l’edificio Oda, evacuato per precauzione insieme ad altre strutture limitrofe. Il bilancio parla di 14 feriti: uno è ricoverato in codice rosso al Cannizzaro, mentre altri tre sono stati trasferiti al Policlinico. Si era temuto anche un disperso, ma la situazione è stata chiarita poco dopo le 23:30, quando si è confermato che la persona in questione non era presente al momento dell’esplosione.

Misure di sicurezza e evacuazioni

Per un’altra fuga di gas è stato evacuato anche il civico 97 di via Capo Passero, portando il numero totale delle persone costrette a lasciare le proprie case a circa 1.500. Il Comune sta lavorando per offrire ospitalità a una trentina di sfollati, garantendo loro un posto dove trascorrere la notte.

L'intervento dei Vigili del Fuoco

Sul posto sono presenti i Nuclei Speciali NBCR dei Vigili del Fuoco, che hanno confermato una fuga di gas nella rete cittadina di via Galermo. La strada era già stata chiusa al traffico, così come il viale Tirreno. Le autorità hanno messo in sicurezza l’area e chiuso la rete del gas per interrompere la fuoriuscita. Secondo Salvatore Montemagno, primo dirigente della Polizia di Stato, tra i feriti ci sono anche tre operatori dell’azienda del gas che stavano cercando di risolvere il problema. Attualmente, non risultano dispersi e si lavora per spegnere gli ultimi focolai e verificare che nessuno sia rimasto sotto le macerie.

La nota di Catania Rete Gas

Gianfranco Todaro, presidente di “Catania Rete Gas”, ha spiegato che alle 19:30 una squadra composta da tre tecnici e dall’ingegnere Gaetano Parasiliti era intervenuta sul posto dopo segnalazioni di odore di gas. Durante le operazioni si è verificata l’esplosione, probabilmente causata dall’accumulo di gas in un appartamento, che avrebbe innescato una detonazione a contatto con l’elettricità. I feriti sono stati trasportati al Policlinico, ma nessuno è in pericolo di vita.

Il monitoraggio e l’intervento della Protezione Civile

Il capo dei Vigili del Fuoco di Catania, Felice Iracà, ha confermato che sono in corso controlli sulle concentrazioni di gas in altre aree del quartiere. La Protezione Civile regionale è intervenuta rapidamente con squadre specializzate e mezzi per illuminare l’area e cercare eventuali dispersi. Al momento, circa 100 persone sfollate trovano assistenza nel parcheggio Santa Sofia, grazie agli autobus messi a disposizione dall’AMT. Si valuta inoltre l’apertura del Pala Arcidiacono per offrire rifugio notturno.

Un briefing tra le forze di soccorso, inclusi Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Polizia e Carabinieri, si è tenuto nella tenda allestita vicino al luogo dell’esplosione. Le operazioni di soccorso e assistenza proseguiranno per tutta la notte.

I vigili del fuoco a lavoro dopo l'esplosione e il crollo a Catania
Soccorsi dei vigili del fuoco dopo la terribile esplosione a Catania

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