Oltre al sole, al mare e alla granita i leader mondiale che a maggio atterreranno a Taormina per il G7 potranno godere dell’arte. Saranno guidati, nei giorni del summit, in un percorso tra alcune opere degli artisti di spicco del Futurismo italiano e potranno ammirare la Tavola Lucana di Leonardo Da Vinci.
Dal 10 marzo, infatti, Taormina ospiterà all’interno dell’ex Chiesa del Carmine “Il Futuro sopravvenuto”, mostra internazionale delle opere di alcuni dei più importanti nomi del futurismo italiano.
Curata da Giancarlo Carpi e Giuseppe Stagnitta, in collaborazione con Serena Dell’Aira, la mostra – di cui il “Complesso plastico colorato di frastuono + Velocità” di Giacomo Balla costituisce il nucleo principale - espone 70 opere delle collezioni Futur-Ism, Ventura, Trust Aletta e Fondazione Cirulli, alcune esposte durante la Biennale di Venezia del 1930 e in alcuni tra i più prestigiosi musei del mondo, come il Centre Pompidou e il Musée d’Orsay di Parigi o il Guggenheim Museum di New York.
Verranno esposti anche manifesti, prime edizioni firmate del manifesto futurista di Marinetti, abiti futuristi e un’installazione sonora con l’intona rumori di Russolo.
Oltre alla Tavola Lucana di Leonardo Da Vinci, che arriverà in città il 24 maggio. Il pannello di 60 x 44 cm rappresenta l’autoritratto del grande artista italiano ed è stata indagata dal reparto di Dattiloscopia Preventiva dell’Arma dei Carabinieri e dall’Università di Chieti che hanno condotto una speciale indagine sul riconoscimento di impronte digitali. Una ricerca che ha permesso di rintracciare tre impronte, di cui una è risultata essere compatibile con l’unica impronta digitale del maestro Vinci, recuperata nelle ombreggiature dei grani di ebano della collana della Dama con l’Ermellino.
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