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Green pass obbligatorio, ecco tutte le contraddizioni

Green pass obbligatorio, ecco tutte le contraddizioni

Green pass obbligatorio, ecco tutte le contraddizioni

Il Green pass è legge. Come è noto, ieri si è riunito il consiglio dei ministri e ha messo a punto le ultime norme sulle limitazioni ai trasporti. Per la scuola, tutti i docenti, dovranno avere il green pass e quindi essere vaccinati. Per viaggiare su treni ad alta percorrenza, aerei, e autobus che attraversano almeno tre regioni ci vorrà il certificato verde. Oggi entrano in vigore nuove norme con cui gli italiani dovranno familiarizzare perché condizioneranno a lungo la vita quotidiana di tutti noi.

Anche con più di una contraddizione che, in qualche caso, obbligherà a una sorta di gimkana chi – con o senza Pass – si troverà a voler accedere a luoghi o attività magari nella stessa piazza, all’aperto o al chiuso.

I controlli che saranno affidati ai gestori dei locali che (ed ecco la prima contraddizione) non intendono chiedere ai clienti i documenti di identità.

Ecco le altre contraddizioni collegate al nuovo green pass.

Al chiuso

I gestori dei locali hanno l’obbligo di verificare se i clienti possiedono il green pass ma non possono obbligarli ad esibire i documenti di identità (in verità non possono farlo neanche i poliziotti).

Il che può essere un problema perché nessuno potrà verificare se l’identità risultante dal QR Code sia la stessa della persona che ne è in possesso e lo sta esibendo.

Gli esercenti non intendono chiedere ai propri clienti i documenti d’identità per non essere troppo invasivi, perché risulta un atto di sfiducia verso il cliente stesso.

La norma sul punto, però, è chiara e prevede che i titolari o i gestori dei servizi e delle attività siano tenuti a verificare che l’accesso avvenga nel rispetto delle prescrizioni.

In caso di violazione si rischia una multa da 400 a 1.000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

All'aperto

Veniamo alla seconda contraddizione del green pass. Per partecipare a qualsiasi evento in arene, luoghi di cultura e cinema, anche all’aperto, è necessario il Green pass mentre, sempre all’aperto, si potrà liberamente sedere al tavolo di bar, ristoranti e pizzerie. Insomma due pesi e due misure.

Hotel

Non ci vuole il green pass per andare in Hotel. E i clienti dell’hotel, anche senza green pass, possono sedere ai tavoli del ristorante interno, purché lo stesso sia interdetto ai soggetti esterni. Insomma i clienti che pernottano possono liberamente usufruire delle sale interne per colazione, pranzo e cena. Si dovrà invece esibire il green pass se si vuole accedere al centro benessere o alla piscina coperta dell’hotel.

Camerieri

Chi siederà al tavolo in un locale al chiuso dovrà avere il Green Pass ma chi lo servirà potrà anche non averlo. Questo perché i camerieri e il personale degli esercizi commerciali non deve essere necessariamente vaccinato. Al momento, quindi, non sono previste le stesse regole per i lavoratori o i gestori delle attività in cui c’è l’obbligo di certificazione per il cliente.

Trasporti

Per il mese di agosto non sono previste restrizioni per viaggiare in Italia ma da settembre, per salire su aerei e treni, traghetti e bus a lunga percorrenza sarà richiesto il Green pass, mentre su autobus urbani, metropolitane e treni regionali non ci sarà nessun obbligo di certificazione. Perché? Il virus prende solo alcuni mezzi pubblici e non altri? Che paradosso anche questo.

Quarantena

Per i vaccinati la quarantena scende a 7 giorni. Per gli altri resta sempre 21 giorni. Questo secondo gli attuali studi, nel vaccinato il covid resta in vita non più di 3 giorni e si ferma solo nelle narici, senza scendere nei polmoni.

Ma allora se è così, avremo una situazione in cui chi accuserà i sintomi di un semplice raffreddore, non si farà neanche un tampone, perché non avverte come grave la situazione.

E allora andrà in giro senza alcuna precauzione pur avendo il Covid. Per lui è un semplice raffreddore. E allora sarà lui l’untore e non il “non vaccinato”.

Quindi i non vaccinati avranno un nemico ulteriore da cui difendersi: oltre al virus, i vaccinati perché potrebbero portarglielo direttamente a casa.

risuser

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