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Insegnanti Clil in Sicilia: arrivano 220 mila euro

Insegnanti Clil in Sicilia: arrivano 220 mila euro

Insegnanti Clil in Sicilia: arrivano 220 mila euro

La competenza linguistica in lingua straniera è considerata fondamentale per la modernizzazione dei sistemi scolastici europei. È scritto nella Raccomandazione della Commissione Europea Rethinking Education del 2012. Da allora in Italia sta crescendo sempre di più l’acquisizione da parte degli insegnanti nel proprio curriculum della metodologia Clil (Content and Language Integrated Learning), ovvero l’insegnamento di contenuti disciplinari in lingua straniera, soprattutto nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Maths) accompagnato all’impiego di tecnologie multimediali e multimodali.

A fine dicembre, con decreto direttoriale della Direzione Generale per gli Ordinamenti e il Sistema di Valutazione nazionale Prot. n. 1433 del 22/12/2016 sono state individuate le reti di scuole di primo e secondo ciclo destinatarie dei finanziamenti relativi allo sviluppo della metodologia CLIL. In Sicilia saranno finanziate per il primo ciclo alcune scuole della Sicilia occidentale, pochissime della Sicilia orientale, infatti su tredici ben sei sono di Palermo e provincia. Del catanese solo due istituti comprensivi, il “Parini” e il “San Giorgio”. A ogni scuola vanno circa diecimila euro per un importo totale al primo ciclo in Sicilia di circa 130 mila euro, su un totale nazionale di 656 mila euro.

Per il secondo ciclo risultano ammesse a finanziamento nove scuole, di cui tre del palermitano e una del trapanese, ben cinque della Sicilia orientale. Spiccano in particolare i licei scientifici rispettivamente di Palermo, l’Albert Einstein, e di Catania, il Galileo Galilei. Il totale dei finanziamenti in Sicilia per lo sviluppo della metodologia Clil nella scuola secondaria ammonta a circa novantamila euro su un totale nazionale di 702 mila euro, dunque più del dieci per cento.

In totale, tra primo e secondo ciclo, 220 mila euro alle scuole siciliane rispetto a 1,2 milioni di euro a disposizione a livello nazionale. Spazio dunque alla formazione degli insegnanti finalizzata alla competenza linguistica, dovendo acquisire sia il livello C1 di conoscenza della lingua straniera (in genere l’inglese) sia le capacità metodologico-didattiche acquisite al termine di un corso di perfezionamento universitario. L’importante è che i corsi siano seriamente organizzati in modo da rendere i docenti effettivamente preparati e non siano invece solo dei modi per acquisire finanziamenti.

 

Lucia Russo

lucia russo

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