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Investì e uccise 8 ciclisti, marocchino provoca altro morto con la sua auto

Investì e uccise 8 ciclisti, marocchino provoca altro morto con la sua auto

Investì e uccise 8 ciclisti, marocchino provoca altro morto con la sua auto

Aveva provocato un incidente, tragico e drammatico, anni fa, dove erano rimasti uccisi ben otto ciclisti. Travolti mentre era sotto effetto di droghe e senza patente.

Adesso Chafik El Ketani, 32 anni di Gizzeria, è rimasto gravemente ferito nell'incidente avvenuto nella tarda serata del 6 settembre sulla ss 280 nel comune di Marcellinara, direzione Lamezia, dve aveva perso la vita un giovane di 31 anni, Noureddine Fennane che viaggiava anche lui nella Toyota Corolla che, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo finendo fuoristrada.

Domani sarà effettuata l’autopsia sul corpo del giovane Fennane, mentre l’autore della strage di 8 ciclisti nel 2010 è indagato per omicidio stradale.

La procura di Lamezia ha, infatti, aperto un fascicolo di indagine per omicidio stradale nei confronti di Chafik El Ketani, il 32enne che 11 anni fa provocò la morte di 8 ciclisti a Sant'Eufemia, alla guida lunedì sera della Toyota Corolla uscita di strada sulla SS 280 tra Marcellinara e Lamezia.

Il 31enne che ha perso la vita viaggiava a bordo come passeggero quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, l’auto è uscita improvvisamente di strada.

Sul corpo della vittima il PM, dott.ssa Anna Chiara Reale, ha disposto l’autopsia, l’incarico verrà conferito domani alle 12 presso la Procura di Catanzaro.

Per la strage dei ciclisti Elketani ha scontato cinque anni di carcere. All’epoca non c’era ancora il reato di omicidio stradale. L’inchiesta accertò che nel momento dell’incidente il marocchino era sotto l’effetto di droghe. Nonostante fosse senza patente ritiratagli sette mesi prima dalla Prefettura di Potenza, per un’infrazione stradale - un sorpasso in un tratto di strada a striscia continua -, Chafik Elketani ha continuato a guidare e a fare infrazioni come il sorpasso in curva, in quel tragico pomeriggio, che è costata la vita agli otto ciclisti

“Siamo sgomenti per l’ennesima morte provocata, ancora una volta, dalla persona già responsabile, 11 anni fa, di una immane tragedia – sottolineano Giuseppe Vacca e Mary Paolella, responsabili della sede Giesse di Lamezia Terme – Allora era emerso che, oltre a guidare sprovvisto di patente, El Ketani avesse nel sangue sostanze stupefacenti. Capiremo al più presto se questa volta stesse guidando nelle giuste condizioni e in regolare possesso della patente di guida, ma ciò in ogni caso non riporterà ai propri cari il povero Fennane”.

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