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L’Aeroporto Birgi intravede la luce in fondo al tunnel

L’Aeroporto Birgi intravede la luce in fondo al tunnel

L’Aeroporto Birgi intravede la luce in fondo al tunnel

TRAPANI – L’aeroporto di Birgi rinasce e riesce persino a superare sé stesso nel periodo pre-covid. Crisi cancellata? Difficile dirlo oggi ma l’impressione è che siano state gettate le basi per una nuova stagione, in grado di combattere la pandemia e al tempo stesso di garantire collegamenti e servizi.

A guardare il presente ci sono numeri confortanti che arrivano dallo scalo trapanese con un vero e proprio boom di passeggeri nel mese di novembre scorso e che coincidono con l’apertura ufficiale della stagione invernale 2021/2022.

In questo primo mese invernale si sono registrati un totale di 39.518 passeggeri e movimenti, un +698% di traffico passeggeri e un +105% di movimenti rispetto al 2020. Addirittura numeri che sono in quasi tutti i casi anche migliori del periodo pre-covid: rispetto al 2019 +60% passeggeri e +33% di movimenti, e rispetto al 2018 +3% si passeggeri e -1% di movimenti.

“Anche questo primo mese della winter 2021-2022 restituisce un quadro positivo – commenta il presidente di Airgest, società di gestione dello scalo trapanese, Salvatore Ombra -. La crescita è costante in tutto il 2021, già a partire dal mese di giugno. Sono numeri che generano entusiasmo e fiducia. Segno che la cura, possibile grazie al massiccio intervento della Regione Siciliana, ha rimesso in piedi lo scalo, permettendo ai trapanesi di tornare letteralmente a volare”.

Cifre che fanno ben sperare in una ripresa dopo un periodo terribile, come quello del 2021 segnato dall’esplodere dell’emergenza sanitaria. In realtà, a dire il vero, il covid è stato solo il picco di un trend che è stato negativo per anni. Secondo i dati Enac, l’ente nazionale di aviazione civile, dal 2013 al 2020 è stato un continuo calo di passeggeri.

Nel 2013 ci fu il picco storico assoluto con ben 1,8 milioni di passeggeri e da allora si è costantemente calati sino agli appena 185 mila del 2020. Ma anche gli anni precedente al covid le cose non erano andate benissimo con meno di mezzo milione l’anno di passeggeri. Questo per effetto del problema dell’abbandono di Ryanair che decise di non far più base a Birgi per via del mancato pagamento della quota annuale di cui si erano fatti carico i Comuni, ma soltanto a parole, dopo la dimissione della Provincia che sino a quel momento aveva lei garantito il pagamento. La compagnia low cost aveva fatto le fortune dell’aeroporto trapanese, attivando una serie di collegamenti e attirando moltissimi utenti per via delle sua vantaggiosissime tariffe.

Il 2020 è stato un anno terribile per la pandemia e i numeri sono stati davvero disastrosi: appena 3.230 voli, 185 mila passeggeri, con 170 mila voli di linea e 12 mila collegamenti internazionali. In breve prospettiva si può dire che sino a marzo 2022 è possibile raggiungere dallo scalo Vincenzo Florio le principali città Italiane: Bergamo, Bologna, Brindisi, Napoli, Parma, Pisa, Roma Ciampino e Fiumicino, Torino, Treviso, Pantelleria e le città europee di Bruxelles, Londra e Malta.

Dalla prossima summer 2022 il panel dei collegamenti da e per Trapani Birgi si estenderà anche ad altre rotte.
Buone notizie che fanno il paio con l’inaugurazione del nuovo Trapani cruise terminal passeggeri al porto. Altra frontiera del turismo, questo terminal sarà in grado di garantire più comfort e spazi a chi sceglierà di raggiungere Trapani via mare utilizzando il sistema delle crociere. Per la città si riparte forte.

Vincenza Grimaudo

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