Leva militare in Italia: chi viene chiamato in caso di guerra e cosa prevede la Costituzione

Leva militare in Italia: chi viene chiamato in caso di guerra e cosa prevede la Costituzione

Leva militare in Italia: chi viene chiamato in caso di guerra e cosa prevede la Costituzione

Nonostante la tregua tra Israele e Hamas, i venti di guerra in Europa preoccupano sempre più anche i Paesi dell’Unione Europea, Italia compresa. Ma in caso di conflitto, chi verrebbe chiamato alla leva militare?

La Costituzione italiana regola chiaramente il tema. In caso di guerra che coinvolga direttamente l’Italia, l’articolo 11 sancisce che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Tuttavia, l’articolo 78 stabilisce che, in caso di conflitto, il Governo riceve dalle Camere poteri speciali per intervenire.

Iscrizione di leva: cosa succede ai nati nel 2008

Nel 2025, i ragazzi nati nel 2008 sono stati inseriti nel “manifesto di leva militare”, un elenco pubblico che contiene nome, cognome e numero di iscrizione di ogni cittadino maschio che compie 17 anni. Come spiegato dal Comune di Roma, l’iscrizione avviene “in conformità al Codice dell’ordinamento militare (D.Lgs. 66/2010)” e serve a registrare chi, in caso di necessità, sarebbe soggetto all’obbligo della leva militare.

Chi verrebbe chiamato in caso di guerra

In uno scenario di guerra, i primi a essere chiamati sarebbero i militari in servizio attivo: Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. A seguire, potrebbero essere richiamati gli ex militari che hanno lasciato le Forze Armate da meno di cinque anni. Solo in caso di emergenza estrema, verrebbero coinvolti i civili, secondo quanto stabilito dalla legge.

La leva militare è ancora obbligatoria?

Il servizio di leva obbligatorio in Italia è stato sospeso dal 1° gennaio 2005, ma non abolito. Questo significa che, in caso di guerra o emergenza nazionale, il Governo potrebbe riattivarlo. L’articolo 52 della Costituzione infatti stabilisce che “la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”, senza distinzione di sesso o genere, come previsto anche dall’articolo 3.

Oggi la leva militare in Italia resta sospesa, ma la legge continua a prevederne la riattivazione in casi eccezionali. Le recenti tensioni internazionali hanno riacceso il dibattito su questo tema, ricordando che la difesa del Paese rimane un dovere costituzionale di tutti i cittadini.

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