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Mala movida a Catania, caos di notte nel centro storico

Mala movida a Catania, caos di notte nel centro storico

Mala movida a Catania, caos di notte nel centro storico

A Catania c'è una zona che ha stimolato dibattiti per gli episodi di "mala movida" e la poca vivibilità nelle ore notturne ed è quella del centro storico, nello specifico l’area che gravita attorno a piazza Vincenzo Bellini, nota a tutti come piazza Teatro Massimo, a piazza Duomo, a piazza Università e piazza Stesicoro.

Se quella nei pressi di piazza Europa un tempo poteva essere definita come il "salotto buono" del capoluogo etneo, il centro storico è stato sempre definito come il "cuore pulsante" della città. Tutto questo non solo perché si tratta della zona più antica, ma anche per la presenza di pub, ristoranti, trattorie che da oltre 30 anni animano la movida catanese.

Mala movida a Catania, pochissima sicurezza

Da qualche anno, però, a far parlare di quest’area di Catania sono i problemi riguardanti la "mala movida" la sicurezza nelle ore notturne, in particolar modo nel weekend negli spazi adiacenti ai diversi locali che rappresentano la meta di giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, molti dei quali studenti universitari fuori sede.

In particolare, ha fatto molto discutere la vicenda relativa alla chiusura di un locale in via Sangiuliano nella scorsa settimana a seguito di un intervento delle forze dell’ordine. I cittadini avevano segnalato elementi di disturbo della quiete pubblica: musica ad alto volume, assembramenti di persone sulla pubblica via e diverse auto in sosta vietata, con inevitabile intasamento del flusso veicolare.

Agli episodi di violenza e disturbo della quiete pubblica, poi, si aggiungono anche le risse tra giovani, spesso per futili motivi, alle quali le forze dell’ordine hanno cercato di porre rimedio intensificando i controlli negli orari più critici.

Il caro energia completa il quadro

Non c'è solo la cosiddetta "mala movida" nel centro storico di Catania. Gli esercenti della zona, infatti, lottano anche contro i problemi causati dal caro energia [2], che mette a serio rischio la gestione e la sopravvivenza dei loro locali.

Dalla mala movida catanese al caro energia, la testimonianza degli esercenti

Per discutere di movida catanese e problemi dei locali del centro storico, al QdS sono intervenuti, come è possibile visualizzare nelle interviste video: Roberto Riccioli del ristorante "Sottovoce", Fabio Spitaleri della "Pizzeria Coppola" nell’omonima via e Andrea Caudullo del ristorante "Calarittu" di piazza Vincenzo Bellini.

I tre spiegano nel dettaglio i loro problemi, sottolineando come spesso loro stessi siano intervenuti per controllare la zona e chiedendo alle istituzioni di fare la loro parte contro la "mala movida" del centro storico di Catania.

Roberto Riccioli, in particolare, ha dichiarato: “Via Coppola è disastrosa, non c’è nessun controllo e la polizia passa una volta ogni tanto. Rubano piante e spaccano vetri. La strada si deve chiudere al traffico veicolare. Spero che qualcuno si interessi, perché noi abbiamo fatto di tutto per rivalutare la via pulendola, ma abbiamo i residenti contro".

"Per quanto riguarda carovita - aggiunge Riccioli - stiamo cercando di arrampicarci sugli specchi perché non abbiamo aiuto dalle istituzioni”.

Fabio Spitaleri, invece, dichiara: “Noi non sentiamo grande caos nelle ore notturne. Dopo il Covid avremmo voluto riprendere in maniera più massiccia, quest’estate abbiamo avuto molto turismo, ma questo è il primo anno area di ripresa. I costi sono i principali problemi, anche se le migliorie per rendere più vivibile la zona non mancano”.

Andrea Caudullo, infine, spiega: “Il centro storico è lasciato a se stesso. Il turista vive i disagi della città, che sono tanti. Passeggiare per le vie di Catania sarebbe bello se queste fossero illuminate, decorate e pulite. Sarebbe gradita una maggiore presenza del nostro caro Comune. Il caro energia lo affrontiamo un giorno dopo l’altro e ci aspettiamo una bomba”.

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