MAZARA DEL VALLO (TP) – Riunioni, minacce di proteste clamorose, sopralluoghi, ma il porto canale resta sommerso dai fanghi. L’ultima escavazione parziale risale ai primi anni 2000 e fu effettuato dalla Provincia di Trapani. Da allora ad oggi i principi delle chiacchiere hanno fatto solo buchi nell’acqua. L’ultima riunione sulla questione si è tenuta ieri ed ha visto un sopralluogo presso il porto, da parte dei tecnici della ditta messinese ‘Ecol2000’. Tale azienda è aggiudicataria del primo stralcio dei lavori da effettuare. Sono state prospettate soluzioni alternative allo sversamento del materiale prelevato (fanghi, una parte dei quali fortemente inquinati) attraverso i lavori di escavazione. Si attendono, adesso, sviluppi da parte dei progettisti e dalla Stazione Appaltante (il Commissario regionale per il Rischio Idrogeologico) in merito alle interlocuzioni con l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente. I lavori per l’escavazione, seppur aggiudicati da mesi alla ditta, non sono iniziati, a causa del parere negativo dell’Arta per lo sversamento, nella cosiddetta ‘colmata B’, dei materiali prelevati. Nel frattempo continua lo stato di agitazione della marineria. In caso di ritardi – hanno avvertito i rappresentanti degli armatori e lavoratori – non si escludono clamorose iniziative frutto della rabbia che cova da anni negli ambienti della pesca mazarese.
Alessandro Accardo Palumbo
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