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Migranti, in Sicilia sbarchi, fughe, contagi, reingressi e dati sbagliati

Migranti, in Sicilia sbarchi, fughe, contagi, reingressi e dati sbagliati

Migranti, in Sicilia sbarchi, fughe, contagi, reingressi e dati sbagliati

Ieri due sbarchi in Sicilia dalle navi-quarantena. Centoventitrè migranti, tutti negativi al tampone, sono stati fatti scendere a terra dalla nave Azzurra a Catania e sono stati trasferiti in pullman in Puglia. Sulla nave quarantena sono rimasti altri 530 migranti, 330 dei quali è previsto che vengano fatti sbarcare nei prossimi giorni. Sempre ieri, ma nella tarda serata, sono sbarcati altri 199 migranti che hanno terminato il periodo di quarantena sulla nave Suprema, ormeggiata nella rada di Augusta, nel Siracusano. Ora a bordo della nave rimangono, ancora in isolamento, 624 persone. La Questura, con il coordinamento della Prefettura, si è occupata dello smistamento dei migranti tra i Centri di permanenza e rimpatri. Tunisini scappano dalla Rhapsody Ripresa, a Porto Empedocle (Agrigento) circa la metà dei tunisini ospiti della nave quarantena Rhapsody per la sorveglianza sanitaria anti-covid, fuggiti ieri. Una ventina di persone, utilizzando una scala di corda, era riuscita a calarsi dall'imbarcazione ormeggiata alla banchina. Nove persone sono state subito riacciuffate dalla Polizia, che sta continuando a cercare i fuggiaschi. Violano il divieto di reingresso, arrestati Sempre la Squadra Mobile della Questura agrigentina ha arrestato tredici migranti accusati di aver violato il divieto di reingresso in Italia sbarcando a Lampedusa. I tunisini e marocchini erano destinatari di decreti di espulsione emesso da diverse Prefetture d'Italia: gli si imponeva di non rientrare nel territorio nazionale per un numero variabile di anni. Gli accertamenti della Polizia, in seguito agli sbarchi dei primi tre giorni di novembre, hanno fatto emergere la violazione del provvedimento. La pm Emiliana Busto della Procura di Agrigento ha disposto il giudizio direttissimo e già stamane gli arrestati - allo stato, difesi tutti di ufficio dall'avvocato Gianfranco Pilato - compariranno davanti al giudice monocratico Antonio Genna. Il Viminale corregge i dati Intanto il Ministero dell'Interno ha informato il Garante nazionale che il dato che ieri avevano comunicato circa il numero di persone attualmente in isolamento precauzionale a bordo delle navi-quarantena "conteneva un errore materiale". Il numero complessivo non era 5.112 - così come riferito e pubblicato dal Garante - ma 2.448. "Tra questi - si legge in una nota del Garante - coloro che sono risultati positivi al contagio sono 197". "Il dato, in effetti - si afferma - aveva suscitato le nostre perplessità, ma era stato confermato. Sono errori che capitano in giornate complicate e che non mutano la fiducia nella continua cooperazione con il Ministero. Ci dispiace di essere stati involontari veicoli di una notizia allarmante e non corrispondente alla realtà".

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