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Non solo Covid, l’immigrazione non è un problema di serie B

Non solo Covid, l’immigrazione non è un problema di serie B

Non solo Covid, l’immigrazione non è un problema di serie B

LAMPEDUSA (AG) - La pandemia mondiale occupa da più di un anno le prime pagine dei giornali. Ma c’è chi non dimentica che in Sicilia restano gravi problemi irrisolti, primo fra tutti lo sbarco di migliaia di migranti dei quali l’Unione Europea sembra si sia dimenticata. Ancora di più in questo periodo gli sbarchi si moltiplicano, complici le condizioni meteo favorevoli. E l’isola di Lampedusa, l’avamposto italiano più vicino all’Africa, resta la meta preferita. Martedì si sono registrati 360 arrivi tra cui molte donne e minori, altri tre eventi si sono registrati nelle ultime 24 ore.

Gli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza hanno intercettato un barcone con 124 persone tutte del Bangladesh, una carretta del mare con 11 tunisini e un’altra imbarcazione con 62 subsahariani. Tutti dopo un primo triage sanitario sono stati condotti all’hotspot di contrada Imbriacola. Il sindaco dell’isola Totò Martello, ormai è abituato, ma resta la preoccupazione e nei giorni scorsi ha scritto al premier Mario Draghi, invitandolo sull’isola. “Numeri simili in questo periodo dell’anno non ci sono mai stati – ha detto - è vero che siamo attrezzati dal punto di vista dell’accoglienza e sino a quando il meccanismo dei trasferimenti funziona il problema non si pone, ma se i numeri dovessero crescere in maniera esponenziale e il sistema incepparsi?”.

Martello lancia l’allarme su un’Europa distratta dalla pandemia. “In Europa si parla solo di vaccini, in Italia solo di contagi o di numeri falsi - dice -. Come se il problema fosse risolto. Invece non è così. Occorre parlarne, senza speculazioni politiche, per trovare una soluzione. Il silenzio su questo tema è un brutto segnale”. Martello chiede che riprenda la politica estera nei confronti dei paesi rivieraschi del Mediterraneo per consentire ingressi legali in Europa. Inevitabilmente Martello parla della pandemia, negando che gli isolani siano esposti al rischio contagio a causa degli sbarchi dei migranti. “È una fesseria, una strumentalizzazione bella e buona. Il Covid lo portiamo noi e non certo i migranti, che una volta sbarcati vengono controllati e trasferiti. L’unica via d’uscita è la vaccinazione di massa, senza il rischio di mettere in ginocchio l’economia di un’isola, come la nostra, a vocazione turistica. Non si capisce per quale motivo ancora nel nostro Paese non si passi alla somministrazione di massa delle dosi vaccinali in tutti i posti turistici e, a maggior ragione, nelle isole minori”.

Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera e deputato del Movimento 5 Stelle, sostiene le ragioni del sindaco di Lampedusa. “Nei giorni scorsi ho scritto al sindaco - prosegue Brescia - comunicando che Lampedusa riceverà più di 800mila euro grazie a un emendamento a mia prima firma alla legge di bilancio che ha stanziato 5 milioni di euro per i comuni costieri e di frontiera che fronteggiano il fenomeno”. In Sicilia i Comuni destinatari delle risorse sono 14 (Lampedusa, Porto Empedocle, Augusta, Pantelleria, Palermo, Trapani, Pozzallo, Messina, Catania, Pachino, Noto, Porto Palo di Capo Passero, Favignana e Palma di Montechiaro). Il riparto dei fondi ha già ottenuto il semaforo verde in conferenza Stato-Città e si attende adesso la firma del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Raffaella Pessina

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