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Omicidio Catania, l’anziano ucciso per debito di trecento euro

Omicidio Catania, l’anziano ucciso per debito di trecento euro

Omicidio Catania, l’anziano ucciso per debito di trecento euro

Trecento euro.

Per questa somma Agatino Gemma, cinquant'anni, ex agente della Polizia penitenziaria, ha ammesso di aver ucciso a coltellate il pensionato Nunzio Nicotra, ottant'anni, vedovo, il cui corpo era stato trovato il sette aprile scorso nel monolocale dove abitava, in via Formiche, non lontano dall'ospedale Garibaldi centro.

Proprio nell'ospedale l'ex agente penitenziario, individuato dai filmati di alcune telecamere di sorveglianza di via Formiche e dalla testimonianza di chi aveva riferito di aver visto "un uomo senza capelli", si era recato per un Tso e lì è stato rintracciato dalla Polizia.

Gemma, davanti al Gip non ha reso confessione, ma in una precedente dichiarazione al sostituto procuratore aveva ammesso il delitto e anche il movente: la vittima non gli avrebbe restituito dei soldi che gli aveva prestato. Si era infuriato quando aveva scoperto che l'anziano aveva ritirato i seicento euro della pensione sociale e aveva speso tutto.

Non si tratta del primo assassinio compiuto da Gemma, che era stato arrestato nel 2006 per il delitto di una prostituta nigeriana, anche lei ferita mortalmente con delle coltellate.

Ritenuto non in grado di intendere e volere per quell'omicidio era stato recluso nell'istituto penitenziario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e, a scadenza dei termini, scarcerato.

redazione

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