Dopo gli attimi di paura vissuti lo scorso sabato sera, Paolo Fiore, 22enne studente della facoltà di lingue di Catania ed attivista trans femminista intersezionale, ha parlato al QdS.it raccontando ciò che è accaduto e lanciando un messaggio a chi, come lui, è vittima di violenza di genere.

Il racconto della vittima

La vittima spiega quanto è accaduto nei giorni scorsi : "Domenica sera mentre stavo tornando a casa, un tizio a bordo di una Grande Punto si è fermato sulle strisce pedonali in una traversa di via Umberto chiedendomi indicazioni per un’ipotetica via di Catania. Ad un certo punto, mi piomba addosso con un cacciavite appuntito cercando di pugnalarmi".

Anche la rapina

"Oltre agli insulti omofobi, - continua Fiore - si è trattato di una vera e propria rapina. I poliziotti, tra l’altro, mi hanno detto che la persona in questione è solita avere questi atteggiamenti. Per quanto mi riguarda, mi sono sentito molto male. Ritengo che una persona non debba avere paura di uscire di casa solo perché ha un orientamento sessuale diverso da quello della norma etero patriarcale".

L'appello di Paolo Fiore: "Denunciate questi spiacevoli fatti"

"A chi discrimina, - afferma - sento di dire di farsi un esame di coscienza. Il mondo e la cultura si evolvono e non bisogna restare indietro. Chiedo a queste persone di comprendere cosa significa essere vittime di odio e consiglio, anzi, di dare la propria solidarietà a differenza di aggredire o insultare".

"A chi si trova nella mia stessa situazione, - conclude - infine, consiglio di denunciare quando accadono questi spiacevoli fatti. Denunciare è importante ed aiuta a mettere in evidenza questa discriminazione per orientamento sessuale ed identità di genere".

Antonio Licitra