L'emendamento per cassare la linea A del tram (via Roma e via Libertà) è stato appena approvato dal Consiglio Comunale con 21 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti.
"Siamo molto soddisfatti per la bocciatura della linea A del tram che avrebbe devastato via Libertà e via Roma. Una battaglia che conduciamo dall’inizio della consiliatura, non perché contrari all'idea del tram in generale, ma perché questo progetto avrebbe devastato la nostra città." A dichiararlo l'on.Caronia e il consigliere Igor Gelarda."Così per come strutturato - proseguono - questo tram non è utile alla città, anzi rischia di danneggiarla pesantemente.Ora è finalmente chiaro che non si perderà nessun finanziamento, anzi si liberano risorse per il cui utilizzo metteremo nero su bianco idee e proposte utili alla città . Per far questo, coinvolgeremo esperti e cittadini, come non hanno voluto e saputo fare Leoluca Orlando e Giusto Catania, caparbiamente impegnati a imporre la propria idea. Una volta superato lo scoglio del tram, voteremo per l'approvazione del Piano Triennale delle opere pubbliche, per dare la possibilità di realizzare quelle opere, per la verità veramente poche, che questa incapace amministrazione potrà realizzare".
All'agitarsi trionfalistico che ha accompagnato quest'opera da parte di quanti ritengono di avere, con il loro comportamento, privato la città di un'opera indispensabile, ricordiamo a chi l'ha bocciata il danno che hanno arrecato allo sviluppo della città, alle attività economiche e alle opportunità di lavoro. Un atto di irresponsabilità politica che produce danni incalcolabili per la città e che l'Amministrazione comunale cercherà di limitare facendo valere la evidente illegittimità di questa scelta amministrativa in ogni sede competente. Siamo in presenza di una scelta palesemente illegittima anche per eccesso di potere e contraddittorietà. È paradossale che tale scelta si ponga in contrasto con gli interessi della città, con l'utilizzo di risorse pubbliche e con i progetti e le scelte deliberate e approvate da tutti i governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi anni. Che hanno sempre deliberato e finanziato questa specifica opera. Nessuno si illuda: questa opera si realizzerà e la prossima amministrazione avrà il privilegio di inaugurarla.
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