PALERMO - In un documento diffuso on line, attraverso il sito internet ufficiale del Comune, il comando di Polizia municipale avvia una campagna di sensibilizzazione: "Ripassiamo il Codice della strada". Attenzioni puntate sull'articolo 97, relativamente alle formalità necessarie per la circolazione dei ciclomotori. Si ricorda che chi "fabbrica, produce, pone in commercio o vende ciclomotori che sviluppino una velocità su strada orizzontale oltre 45 chilometri orari è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.063 a 4.254 euro". Inoltre "chi effettua sui ciclomotori modifiche idonee ad aumentarne la velocità oltre 45 chilometri orari è soggetto a una sanzione da 829 a 3.316 euro" e "chi circola con un ciclomotore per il quale non è stato rilasciato il certificato di circolazione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 155 a 622 euro". Nei casi citati, "ne consegue la sanzione amministrativa accessoria del sequestro del veicolo per la confisca".
Nello stesso documento si legge che "chi circola con un ciclomotore non rispondente a una o più delle caratteristiche o prescrizioni indicate dal Codice della strada o nel certificato di circolazione, ovvero che sviluppi una velocità superiore a 45 chilometri orari, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 413 a 1.658 euro". Scatta anche "la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di sessanta giorni" e "in caso di reiterazione delle violazioni nel corso di un biennio, il fermo amministrativo del veicolo è disposto per novanta giorni". Infine, una distinzione che non tutti hanno chiara: "Sono classificati ciclomotori anche i velocipedi a motore, ma non i cosiddetti velocipedi a pedalata assistita".
Palermo, ‘ripassiamo il Codice della strada’
Articolo precedente Interessi (-), Entrate (+) ma il Debito cresce
Articolo successivo Il futuro dell'ingegneria catanese nelle tesi di laurea: idee rivoluzionarie per lo sviluppo del territorio
Lascia una risposta