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Il futuro dell'ingegneria catanese nelle tesi di laurea: idee rivoluzionarie per lo sviluppo del territorio

Il futuro dell'ingegneria catanese nelle tesi di laurea: idee rivoluzionarie per lo sviluppo del territorio

Il futuro dell’ingegneria catanese nelle tesi di laurea: idee rivoluzionarie per lo sviluppo del territorio

Produrre gasolio biologico a partire dall’olio usato in cucina, costruire unità residenziali avanzate con il cartone ondulato, migliorare il sistema di controllo satellitare delle tratte ferroviarie meno assistite: tre idee innovative illustrate nelle tesi di laurea di altrettanti studenti di Ingegneria dell’Università di Catania. Tre applicazioni già concrete che l’Ordine etneo degli Ingegneri ha premiato con incentivi in denaro a conclusione della seconda edizione del concorso dedicato ai giovani laureati del nostro territorio.

Le tesi premiate nei tre settori dell’ingegneria (Civile e Ambientale, Industriale e dell’Informazione) sono state illustrate a professionisti e studenti dai laureati Dario Luigi Di Stefano, Ludovica Longo e Giusy Emmanuele, accompagnati dai docenti relatori Vincenzo Sapienza, Rosario Lanzafame e Bruno Andò.

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Sapienza e Di Stefano hanno presentato “Archicart - Architettura di cartone”, tecnologia innovativa che utilizza pannelli di cartone ondulato per la realizzazione di unità residenziali avanzate. “Le applicazioni sono svariate – hanno commentato docente e tesista – a partire dai contesti di emergenza in cui è richiesta velocità e facilità di messa in opera”.

Il prof. Lanzafame e la tesista Longo hanno invece sviluppato uno studio per “coniugare il fabbisogno energetico all’ottimizzazione dei processi di produzione di energie rinnovabili”. Un sistema cge produce bio-gasolio a partire dagli scarti di olio di natura alimentare.

Il docente Andò e la studente Emmanuele hanno presentato un sistema innovativo e a basso costo per la geolocalizzazione dei treni. “La piattaforma messa a punto si rivela particolarmente utile nel caso del controllo satellitare delle tratte meno assistite tecnologicamente. Spesso l’errata o imprecisa localizzazione di un treno può causare incidenti anche molto gravi. L’algoritmo che abbiamo implementato analizza i dati GPS ottenendo livelli di precisione dell’ordine di tre metri. Tutti ciò ha un impatto molto forte sulla sicurezza”.

giorgia lodato

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