ROMA - Il governo nazionale presenterà entro il prossimo 15 ottobre il piano di investimenti da realizzare con i fondi provenienti dal Recovery Fund.
Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione alla Camera, aggiungendo che che ciò avverrà unitamente al consueto Documento programmatico di bilancio, dopo la approvazione della nota di aggiornamento.
Gualtieri ha sottolineato che il piano non potrà essere costituito da “un’ondata di spesa corrente, ma da maggiori pacchetti di investimenti pubblici e di sostegno a quelli privati per realizzare quelle riforme che da tempo sono necessarie per modernizzare il paese”. Gualtieri ha parlato di occasione di svolta per il rilancio dell’economia italiana e di occasione irripetibile. “Il Recovery Plan rappresenta per l’Europa e per l’Italia – ha concluso - un’occasione irripetibile per uscire dal lungo periodo di stagnazione e dalla crisi provocato dalla pandemia, per un paese più avanzato, più equo e più rispettoso dell’ambiente”.
Il premier Giuseppe Conte in visita agli studenti dell’Istituto superiore di Norcia Roberto Battaglia ha detto che se il governo perderà la sfida sul Recovery fund, i cittadini avranno il diritto di mandare a casa il suo Governo.
Sembrerebbe però, come denunciato dalla Lega, che dal piano di investimenti sarebbe stata stralciata l’opera relativa alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina: “Il governo - ha dichiarato il deputato e responsabile nazionale dipartimento infrastrutture della Lega Edoardo Rixi - dimentica il Sud, nonostante abbia un fior fior di ministri che lo dovrebbero rappresentare. L’esclusione del Ponte sullo Stretto dall’elenco delle opere finanziabili con il Recovery fund è un fatto grave, che dimostra la volontà di non usare le risorse per opere infrastrutturali attese da decenni. Il progetto del Ponte sullo Stretto - prosegue Rixi - è pronto al ministero dei Trasporti: sarebbe bastato inserirlo tra le opere finanziabili e i lavori sarebbero potuti partire. Invece, dopo le promesse agostane del ministro De Micheli, che disquisiva anche della possibilità di un tunnel sottomarino, alla resa dei conti il collegamento Messina-Reggio Calabria è sparito, precludendo di fatto il collegamento della Sicilia all’Alta Velocità. In queste ore i nostri rappresentanti a Bruxelles stanno lavorando per reinserire, dopo lo stralcio avvenuto durante il governo Monti, il Ponte sullo Stretto tra i corridoi di rilevanza europea Ten-T, per dare un’adeguata strategicità all’opera nei collegamenti tra Nord e Sud Europa e tenere aperta la porta a futuri finanziamenti europei”.
Anche Forza Italia ha ribadito, tra l’altro anche in altre occasioni, la necessità di realizzare il Ponte Sullo Stretto. “Il Governo non ha dato adeguata attenzione al Mezzogiorno – ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera - La parola Mezzogiorno non compare negli ultimi decreti, nei quali sono state stanziate tantissime risorse, grazie anche al voto favorevole che Forza Italia ha dato a due scostamenti di bilancio. Ma Palazzo Chigi ha usato male questi soldi”.
Per Gelmini il governo pensa di aver liquidato il problema del Sud con il reddito di cittadinanza, misura che non crea sviluppo ma solo assistenzialismo. “Noi vogliamo investimenti e infrastrutture. Vogliamo il Ponte sullo Stretto di Messina, vogliamo l’alta velocità, vogliamo risorse per la Calabria, per il turismo, per dare opportunità ai giovani- ha concluso Gelmini - Dobbiamo creare le condizioni per creare lavoro e per valorizzare i territori”.
Stefania Prestigiacomo (Fi): "Continuerà a essere miraggio"
"Troppe ambiguità e non senso. La pervicace ostinazione del ministro Gualtieri a non voler dare una risposta chiara al semplice quesito che ho posto, nel corso della sua audizione in Commissioni riunite Bilancio e Finanze, sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina fa comprendere le reali intenzioni del governo. Nonostante le 'intemerate' dialettiche del Presidente del Consiglio alle quali sono seguite quelle di altri componenti dell'esecutivo e parlamentari della maggioranza è ormai chiaro che il collegamento tra la Sicilia e la Calabria continuerà a essere un miraggio". Lo afferma, in una nota, la deputata di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo "Se ho compreso bene i silenzi e gli imbarazzi del ministro Gualtieri - aggiunge - questo governo non avrà intenzione di inserire l'opera tra i grandi progetti infrastrutturali da finanziare con il Recovery Fund. Un colpo mortale inferto ai danni della Sicilia, del Sud e delle prospettive di crescita di una delle zone più depresse dell'intero continente europeo. Da novelli Roberspierre, Conte-Di Maio-Zingaretti-Renzi-Speranza stanno ghigliottinando le speranze del Sud, il Sud spazzerà via ogni loro speranza politica".
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