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Povertà educativa, 2 milioni per percorsi di legalità e cultura per i giovani

Povertà educativa, 2 milioni per percorsi di legalità e cultura per i giovani

Povertà educativa, 2 milioni per percorsi di legalità e cultura per i giovani

Il governo Musumeci finanzia, con 2 milioni di euro, 39 progetti per combattere le varie forme di disagio educativo e ridurre la percentuale di Neet (giovani che non studiano e non lavorano) in Sicilia, promuovendo l’inclusione sociale attraverso percorsi di avvicinamento alla legalità e alla cultura.

È stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa all’Avviso “No more Neet”, a valere sui fondi Pon Legalità 2014-2020, che permetterà, nei prossimi mesi, di avviare progetti formativi rivolti a giovani tra i 14 e i 25 anni, residenti o domiciliati in Sicilia e in situazione di disagio socio-economico, con rilevanti ritardi formativi o rischi di devianza, prevedendo anche l’ammissione di soggetti stranieri o appartenenti a minoranze etniche, religiose o linguistiche.

Hanno presentato istanza di partecipazione organismi del terzo settore, diocesi, parrocchie e, in generale, il mondo dell’associazionismo, in partenariato con scuole superiori, istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) e università di tutte le province siciliane. Ad ogni progetto è assegnato un finanziamento massimo di circa 60 mila euro per l’avvio di attività formative che coinvolgeranno, per ciascuna azione, fino a un massimo di 25 allievi.

La provincia che ha presentato il maggior numero di progetti, 17, è quella di Palermo, seguita da Messina, con cinque proposte progettuali, da Agrigento, Catania e Ragusa con quattro. Parteciperanno anche alcune associazioni del Siracusano, con due progetti approvati, e saranno rappresentate anche le province di Enna, Trapani e Caltanissetta con un solo progetto.

Le proposte approvate riguardano, nel complesso, attività di sensibilizzazione sociale finalizzate a orientare i giovani a una cultura che favorisca lo sviluppo della legalità, della parità di genere e dei corretti stili di vita, il rispetto dell’ambiente e il superamento di ogni forma di illegalità, discriminazione e violenza, ovvero percorsi di educazione alla lettura, alla musica, al teatro, alle arti, allo sport e alla conoscenza consapevole dei diritti umani, anche finalizzati all’inclusione sociale. Saranno realizzati laboratori di alfabetizzazione e di valorizzazione delle diverse abilità individuali, iniziative seminariali per la cittadinanza attiva e l’orientamento al lavoro, nonché attività seminariali in tema di legalità e lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.

redazione

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