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Prendeva soldi da boss, in manette luogotenente dei carabinieri a Licata

Prendeva soldi da boss, in manette luogotenente dei carabinieri a Licata

Prendeva soldi da boss, in manette luogotenente dei carabinieri a Licata

Nell'ambito di una indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, coordinata dall'aggiunto Paolo Guido, i carabinieri del Ros di Palermo hanno arrestato il luogotenente dell'Arma in servizio al Reparto investigativo della Compagnia di Licata.

Le accuse a carico del carabiniere

Il militare è accusato di induzione a consegnare denaro, traffico di monete false e rivelazione di segreto d'ufficio.

Tra gli elementi a carico, ci sono le dichiarazioni dell'avvocato Angela Porcello, ritenuta tra i capi di Cosa Nostra agrigentina, finita in manette in una indagine che ha svelato il suo ruolo di intermediario con boss di spicco detenuti.

La richieste di denaro al boss

La donna ha dichiarato ai pm che il carabiniere avrebbe chiesto 1.500 euro al suo compagno, il capomafia Giancarlo Buggea, quando questi era ai domiciliari.

Il carabiniere, incaricato di controllare che Buggea rispettasse le prescrizioni imposte dalla misura, avrebbe in cambio chiuso un occhio sul comportamento del boss.

Il luogotenente ricorre, inoltre, in diverse intercettazioni dalle quali emergono anche suoi rapporti con una organizzazione di trafficanti di droga.

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