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Taormina, Asm, liquidazione revocata, attesa per il nuovo Cda

Taormina, Asm, liquidazione revocata, attesa per il nuovo Cda

Taormina, Asm, liquidazione revocata, attesa per il nuovo Cda

TAORMINA (ME) - Passati i giorni di pausa ferragostana, Palazzo dei Giurati si ritrova a dover affrontare, come primo punto all’ordine dell’agenda politica, la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione di una rinata Azienda servizi municipalizzati (Asm).

Dopo dieci anni di attesa infatti, si è finalmente conclusa la lunga liquidazione della società partecipata, che in realtà non è mai stata liquidata. Il Consiglio comunale ha revocato (delib. n. 65 del 18 luglio) la delibera che lo stesso organo aveva votato nel settembre del 2011, per lo “scioglimento e la messa in liquidazione di Asm”, una volta ravvisata la necessità di ripianare una situazione debitoria che appariva altrimenti irreparabile.

Una lunga traversata nel deserto, che ha visto alternarsi negli uffici del Pala Lumbi ben tre commissari liquidatori poco inclini a dare corso al mandato indicato dal civico consesso, continuando a svolgere servizi e attività amministrativa come una normalissima società municipalizzata. Fino all’ultimo arrivato, Antonio Fiumefreddo, che l’amministrazione del sindaco, Mario Bolognari, ha voluto a Taormina proprio con l’obiettivo di mettere la parola fine a questa fantomatica liquidazione.

I problemi che hanno riguardato l’Asm, come sappiamo, sono stati legati a una gestione finanziaria fin troppo lacunosa, a causa di bilanci mai approvati e fermi al 2011, che un pool di esperti insieme ai dipendenti degli uffici comunali hanno dovuto ricostruire, anno per anno, prima di portarli in Consiglio comunale per la definitiva approvazione, avvenuta nella seduta fiume dei giorni scorsi. Dieci anni di resoconti finanziari, chiusi in negativo soltanto nel 2015 (per circa 400 mila euro), e nel 2020, l’anno della pandemia che è costato all’Asm una perdita di ben un milione e 300 mila euro.

Altro nodo da sciogliere era quello della contesa sul cosiddetto dare-avere, tra il Comune e la stessa partecipata, risultante dal pagamento dei servizi resi dall’azienda per conto della casa municipale (acquedotto, illuminazione pubblica, trasporto urbano, scuolabus) e la parte di incassi che l’azienda stessa, a sua volta, avrebbe dovuto riconoscere al Comune, inerenti alla gestione dei parcheggi e della funivia.

Dal 2011 al 2020 Palazzo dei Giurati avrebbe accumulato un debito di circa 11,8 milioni di euro, soprattutto relativo alle manutenzioni svolte dall’Asm. L’azienda a sua volta non avrebbe versato somme quantificate in 8,3 milioni di euro.

Da questi accertamenti, il Comune risulterebbe debitore per circa 3,4 milioni, ma si è giunti infine alla sottoscrizione di un accordo transattivo, anch’esso votato in Consiglio comunale, dove le parti si sono accordate su una cifra di due milioni e 400 mila euro che l’amministrazione dovrà versare all’azienda, senza dimenticare che quest’anno c’è già stato un anticipo di cassa per circa 250 mila euro, mentre un’apposita delibera metterà in campo un milione e 300 mila euro solo per coprire le perdite del 2020.

Tutto sembra così essere tornato in ordine e l’azienda aspetta soltanto di conoscere il nome del nuovo presidente e dei componenti del prossimo Cda, in modo che possa tornare a una normale routine amministrativa. Soddisfazione da parte del sindaco, Mario Bolognari, che ha sottolineato come gli accertamenti operati nell’ultimo anno abbiamo effettivamente appurato che la liquidazione era del tutto infondata.

Boccata d’ossigeno anche per le compromesse casse comunali, per le quali è già stata prefigurata la strada del dissesto finanziario, ma che adesso non dovranno più giustificarsi di fronte ai richiami della Corte dei Conti, per mancanza di trasparenza e di regolarità contabile con la principale delle società partecipate.

Lo stesso primo cittadino non si era tirato indietro nel definire l’Asm un vero e proprio “cancro” per l’economia del Comune. Oltre a una gestione più marcatamente politica, per l’azienda si apre adesso una nuova fase con l’obiettivo di poter diventare una multiservizi, per occuparsi anche di manutenzione stradale e verde pubblico, e della fatturazione del servizio idrico.

MassimoMobilia
Twitter: @MassimoMobilia

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