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Catania, Timpa di Leucatia, “misteriosi” vigilantes bloccano gli accessi

Catania, Timpa di Leucatia, “misteriosi” vigilantes bloccano gli accessi

Catania, Timpa di Leucatia, “misteriosi” vigilantes bloccano gli accessi

CATANIA - Vigilantes privati per sorvegliare gli accessi della Timpa di Leucatia. Nelle ultime settimane, sono tantissime le segnalazioni di cittadini che solitamente frequentano l'area verde di Monte San Paolillo, nella zona tra Barriera e Canalicchio. Ma che hanno trovato personale privato a sbarrare gli accessi alla Timpa. Accessi fino a poco tempo fa assolutamente liberi, “anche perché strade comunali”, segnalano i cittadini.

“L'altro ieri sono stato bloccato da uno di loro, mentre provavo ad accedere da una strada che pensavo fosse pubblica – afferma un cittadino. Il ragazzo che mi ha bloccato diceva di non sapere neanche per conto di chi stesse bloccando l'accesso e mi ha detto che la mattina stessa erano stati chiamati i carabinieri per impedire l’ingresso ad altri ragazzi”.

Episodi numerosi che hanno fatto scattare il sopralluogo del gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle che, capitanato da Graziano Bonaccorsi, il consigliere che per primo ha acceso i riflettori su quanto sta accadendo alla Timpa di Leucatia, domenica si sono recati sui luoghi. Costatando l’impossibilità di accedere alle aree fino a quel momento fruibili.

“Oggi, insieme ai colleghi Valeria Diana e Dino Giarrusso, abbiamo fatto una visita ispettiva all'ingresso sud della ‘Timpa di Leucatia’ – scrive Bonaccorsi. Entrambi gli ingressi, zona nord (Battiati) e quello sud (Catania), da una decina di giorni sono interdetti da una ditta di vigilanza privata: cosa assurda oltre che ingiusta. Stiamo parlando di strade, in parte pubbliche e in parte private (non recintate), che da più di 20 anni permettono (servitù di passaggio) di raggiungere le zone umide della timpa e l'area dove scorre l’acqua della sorgente. La Timpa è di tutti – aggiunge – e non possiamo permettere che venga blindata una delle poche aree verdi dal grande valore naturalistico e archeologico”.

I vigili urbani, chiamati appositamente, non hanno potuto fare altro che allargare le braccia e prendere informazioni su quanto accaduto per approfondire successivamente, considerato che sulla via non vi sono recinti che indichino o meno la proprietà privata, ma neanche cartelli che stabiliscano il contrario.

Come spiega Nunzio Condorelli, il legale dell’associazione Sicilia antica, in prima linea per la tutela dell'area verde di Canalicchio. “La collina è percorsa da due strade – afferma. Quella nord-sud, via Lavatoio e via Leucatia Croce è comunale, come risulta dalle mappe catastali”. L’avvocato parla anche di un vincolo posto a tutela di tutta la collina, spiegando come l'associazione stia preparando un esposto da presentare alla Procura della Repubblica per l'occupazione di una strada pubblica, “dove - riferisce ancora il legale - è stato addirittura posizionato un cancello”.

Melania Tanteri

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