«È ora che la Ue ascolti Trump per salvarsi». Con queste parole Kirill Dmitriev, consigliere presidenziale russo per la cooperazione economica con l’estero e tra i principali negoziatori di Mosca sul conflitto in Ucraina, interviene sul confronto tra Washington e Bruxelles.
In un post su X, Dmitriev accusa l’amministrazione statunitense uscente di aver influenzato in modo eccessivo la politica europea: la squadra di Biden, sostiene, «ha gestito completamente Bruxelles», orientando l’Unione verso una “strada sbagliata”: immigrazione di massa, «posizione morbida sul crimine» e «declino economico e di civiltà».
Dmitriev punta il dito contro quelle che definisce incoerenze politiche interne all’Ue: «All’improvviso, i burocrati europei non vogliono interferenze dagli Usa sotto il Paparino Trump. È il momento di ascoltare il Paparino e salvare l’Europa».
Von der Leyen: “Uniti nel difendere l’Europa”
La replica di Ursula von der Leyen non si fa attendere. In un messaggio pubblicato su X, la presidente della Commissione sottolinea l’impegno dell’Ucraina nel percorso diplomatico verso la pace, contrapposto alle azioni di Mosca.
«Mentre l’Ucraina porta avanti autentici sforzi diplomatici, la Russia continua a ingannare e a prendere tempo. Aumenta gli attacchi fingendo di cercare la pace», scrive von der Leyen.
Secondo la presidente, la guerra russa in Ucraina ha tentato di dividere l’Europa, ottenendo però l’effetto contrario. «I nostri legami sono più forti che mai. Non siamo uniti solo da interessi difensivi, ma dai nostri valori comuni. Ed è così che procederemo: uniti nel sostenere l’Ucraina e nel difendere l’Europa».
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