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Vivere senza Green pass, cosa si può fare e cosa è vietato dal 15 ottobre

Vivere senza Green pass, cosa si può fare e cosa è vietato dal 15 ottobre

Vivere senza Green pass, cosa si può fare e cosa è vietato dal 15 ottobre

Il Green pass è diventato praticamente indispensabile per poter prendere parte alla vita sociale (quasi) normale. Ecco cosa si può fare (e cosa no) senza il certificato verde.

Lavoro

Dal prossimo venerdì, 15 ottobre, senza Green pass non ci si potrà recare sul luogo di lavoro. Regola che vale tanto per il settore pubblico, quanto per il settore privato. Faranno eccezione i lavoratori in smart working (revocato per i dipendenti della pubblica amministrazione). Tutti gli altri rischieranno di perdere lo stipendio e i contributi. Se si recheranno ugualmente sul posto di lavoro senza certificato verde, si rischia una multa dai 400 ai 1000 euro.

Cinema, ristoranti, viaggi

I No pass non potranno andare a teatro, al cinema, al ristorante (se questo è al chiuso). Potranno però accedere in alberghi e b&b e pranzare nei loro ristoranti. Vietato, invece, l'ingresso a palestre e centri benessere. Per quanto riguarda i viaggi, il Green pass è necessario per i trasporti a lunga percorrenza, come navi, bus interregionali, treni ad alta velocità e aerei. Restano esclusi i taxi, i bus locali, i treni regionali.

Sport

Chi non è in possesso del certificato verde, non può svolgere attività sportive al chiuso, in piscina o in palestra, ma soltanto all'aperto e in solitudine (come durante il lockdown). E non possono nemmeno partecipare agli eventi sportivi, come assistere alle partite calcistiche allo stadio.

Uffici pubblici, scuola e università

Negli uffici pubblici, negli studi privati (di avvocati, commercialisti, etc), nelle farmacie, nei supermercati e nei centri commerciali si potrà entrare anche senza Green pass. Lo stesso vale per gli studenti nelle scuole, ma non per gli universitari.

Soggetti esenti dal Green pass

Il certificato verde può essere ottenuto anche senza sottoporsi alla vaccinazione, eseguendo un tampone ogni 48 ore. Esistono tuttavia dei soggetti esenti e sono esclusivamente i cittadini under 12 e coloro ai quali non può essere somministrato il vaccino per motivi di salute comprovati.

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