Addio alla Radio in Fm sul cellulare, cosa cambia dall’1 gennaio
di Roberto Greco -
L’ascolto della radio in FM, in Italia ma non solo, è cosa quotidiana soprattutto per l’ambito informativo. Tramite la radio “tradizionale” e senza costi aggiuntivi di nessun tipo, né diretti né indiretti, la maggior parte degli italiani può venire a conoscenza delle principali novità in ambito politico, economico e sociale che riguarda il nostro paese oltre che ascoltare musica e programmi di intrattenimento.
L’utilizzo del tradizionale apparecchio radio è diminuita moltissimo, sostituita in gran parte dallo streaming che viene effettuato dalle principali emittenti e che le rende raggiungibili via web. Si salvano, per ora, le autoradio ma l’evoluzione tecnologica colpisce oggi una delle caratteristiche che erano tradizionalmente fornite dagli smartphone Android based.
Il 1° gennaio 2021 è entrata in vigore la legge 205/2017 che impedisce di ascoltare le frequenze della radio FM in Italia tramite gli smartphone. Il blocco avverrà tramite un aggiornamento software che disattiverà automaticamente la funzione.
La prima società di produzione di smartphone che ha disabilitato la funzione di radio FM è stata la Samsung seguita da Nokia che, grazie a un aggiornamento ad hoc, ha rimosso la possibilità di ascolto. Questo cambiamento, quindi, sarà applicato sia per i già possessori di smartphone del noto brand ma anche per quelli futuri, dato che sui nuovi dispositivi in commercio non è più presente. L’unica esente da questa normativa rimane Apple che non ha mai integrato la radio FM sui suoi dispositivi e quindi non ha mai dato questa possibilità ai suoi utenti.
Nonostante la nuova normativa, però, persiste un problema non di poco conto. Nessuna casa di telefonia mobile, a tutt’oggi, ha integrato sui suoi dispositivi i chip che consentono l’ascolto della radio digitale. Alla luc del fatto che la trasmissione sulla banda di frequenza denominata FM a breve sarà definitivamente rimossa, per i possessori di smartphone l‘unico modo per ascoltare la radio in Italia sarà quello di scaricare le app dedicate sul cui utilizzo però potrebbero esserci dei costi aggiuntivi oltre, ovviamente, al consumo del traffico web che verrò scalato da quello previsto dai singoli contratti che gli utenti hanno in essere.
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