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Bonus acqua potabile, boom di domande e credito ristretto: la percentuale

Bonus acqua potabile, boom di domande e credito ristretto: la percentuale

Bonus acqua potabile, boom di domande e credito ristretto: la percentuale

L’Agenzia delle Entrate ha definito la percentuale del credito di imposta per il Bonus acqua potabile, così come reso noto nella comunicazione che reca la firma del direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini.

Bonus acqua potabile, cos’è

Il Bonus acqua potabile è uno sgravio del 50% che spetta a chi, nel corso del 2022, ha effettuato delle spese finalizzate “all’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”.

Il contributo è stato lanciato con il varo della Manovra 2021 e le domande per richiedere l’agevolazione potevano essere inviate entro il 28 febbraio 2023.

Bonus acqua potabile, somme e beneficiari

L’importo massimo delle spese sulle quali va calcolata l’agevolazione è fissata a 1.000 euro per ogni immobile per le persone fisiche e a 5.000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti di attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Scopriamo insieme qual è stata la risposta dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus acqua potabile, la risposta dell’Agenzia delle Entrate

A causa dell’elevato numero di domande pervenute per il 2022, la percentuale di fruizione è stata ristretta ed è stata calcolata al 17,9005%.

Così come specificato nel provvedimento diffuso dall’Agenzia delle Entrate, “ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta fruibile” attraverso il proprio “cassetto fiscale” disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia.

Bonus acqua potabile, come si calcola la percentuale

La percentuale è ricavata “rapportando il limite di spesa previsto per ciascun periodo d’imposta all’ammontare complessivo del credito d’imposta risultante dalle comunicazioni validamente presentate”.

Sempre l’Agenzia delle Entrate sottolinea che l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 1° febbraio 2023 al 28 febbraio 2023, con riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, è risultato pari a 27.932.195 euro, a fronte di 5 milioni di euro di risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa”.

redazione

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