In questi giorni arriva finalmente il Bonus Genitori Separati, ma solo per coloro che ne hanno fatto richiesta lo scorso anno. Al momento, infatti, la misura non è stata confermata per il 2025.
Cos’è il Bonus Genitori Separati?
Si tratta di un contributo introdotto dal Governo Draghi durante la pandemia. Nel Decreto Sostegni del 2021 era stato istituito un fondo da 10 milioni di euro per il 2022, destinato ai genitori separati o divorziati in difficoltà economica.
Dopo quattro anni di attesa, il bonus è finalmente realtà: la procedura per l’erogazione è stata sbloccata. Tuttavia, riguarda esclusivamente chi ha presentato domanda entro il 2 aprile 2024 (inizialmente la scadenza era fissata al 31 marzo, poi prorogata).
Le difficoltà e i ritardi del bonus
L’idea di Draghi nasce in piena emergenza Covid, quando molti genitori si trovavano senza lavoro e senza il mantenimento per i figli. Tuttavia, il provvedimento presenta da subito criticità: criteri poco chiari, mancanza di garanzie sulla destinazione dei fondi ai figli e l’esclusione delle coppie di fatto.
Dopo numerose modifiche, il decreto attuativo arriva solo a fine 2022, quando la pandemia è ormai alle spalle e il Governo è cambiato. Il 14 novembre 2023, il Dipartimento per le Politiche della Famiglia pubblica l’elenco delle domande escluse per errori nei requisiti di reddito o cessazione dell’attività. Alla fine, solo 6.000 beneficiari risultano idonei.
Requisiti: chi può riceverlo?
Il bonus spetta ai genitori separati, divorziati o non conviventi che non hanno ricevuto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento per sé e/o per i figli minorenni o maggiorenni con disabilità grave, a causa di una specifica condizione.
L’ex coniuge o compagno, infatti, deve aver perso, sospeso o ridotto il lavoro per almeno 90 giorni tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, oppure aver subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al 2019, a causa della pandemia.
Limite di reddito
Il genitore richiedente deve trovarsi in stato di bisogno e dimostrare di aver vissuto con i figli al momento in cui non ha ricevuto il mantenimento.
Per stato di bisogno si intende un reddito annuo pari o inferiore a 8.174 euro nell’anno in cui l’assegno non è stato corrisposto o è stato ridotto.
Importo e modalità di pagamento
Il bonus può arrivare fino a 800 euro al mese per un anno, per un massimo di 9.600 euro. L’importo esatto dipende da quanto non è stato percepito come assegno di mantenimento e dalla disponibilità del fondo.
Come avviene il pagamento?
Per chi ha presentato domanda ed è stato ammesso al beneficio, non serve fare nulla: l’INPS erogherà il bonus in un’unica soluzione.
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