A marzo, molti cittadini potrebbero non ricevere il pagamento dell’Assegno di Inclusione (ADI). Lo conferma la circolare Inps n. 105 del 2023, che chiarisce il funzionamento della misura di sostegno economico introdotta in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.
Mancato pagamento: ecco perché
Il mancato pagamento dell’Assegno di Inclusione non è una sorpresa: era già previsto dalla normativa, seguendo lo stesso schema adottato per il Reddito di Cittadinanza. In particolare, il sussidio viene erogato fino a quando i beneficiari soddisfano i requisiti previsti, ma con un limite massimo di 18 mesi consecutivi.
Chi perderà l’Assegno di Inclusione?
L’ADI ha una durata massima di 18 mensilità, il che significa che alcune famiglie inizieranno a perdere il beneficio nel corso del 2025.
Ad esempio, chi ha ricevuto il primo pagamento a gennaio 2024 raggiungerà il termine dei 18 mesi a giugno 2025, con l’ultimo pagamento previsto per quel mese.
Nuove indicazioni operative per le domande
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato nuove linee guida sulla gestione delle domande e sull’erogazione dell’Assegno di Inclusione. Le novità sono state illustrate nel messaggio Inps n. 592 del 17 febbraio 2025.
Le principali novità
✅ Attribuzione automatica del coefficiente di scala di equivalenza
A partire dal 2025, l’Inps assegnerà d’ufficio un coefficiente di 0,40 per i carichi di cura, anche se non dichiarati in domanda. Questa modifica riguarda in particolare famiglie con minori di tre anni, tre o più figli minori o membri con disabilità.
✅ Ricalcolo delle domande già accolte
Le richieste già approvate e in corso di pagamento saranno ricalcolate, con eventuale riconoscimento di arretrati per importi non versati in precedenza. Inoltre, le domande inizialmente respinte saranno riesaminate automaticamente, e potranno essere accolte se i requisiti risultano soddisfatti.
✅ Aggiornamento del modello di domanda
L’Inps ha annunciato l’aggiornamento del modello di domanda, semplificando la compilazione per gli utenti. Il nuovo modulo includerà anche un elenco delle strutture sanitarie autorizzate a certificare condizioni di svantaggio.
Requisiti per il 2025
Per ottenere l’Assegno di Inclusione, il nucleo familiare deve trovarsi in difficoltà economica e soddisfare i seguenti requisiti:
- ISEE inferiore a 9.360 euro
- Presenza nel nucleo di almeno uno dei seguenti soggetti:
- Minore
- Persona con disabilità
- Over 60
- Persona in condizione di svantaggio, inserita in un programma di cura e assistenza certificato dai servizi sociosanitari territoriali.
Cos’è l’Assegno di Inclusione?
L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, finalizzata a garantire un sostegno economico e a favorire l’inserimento lavorativo. Ha sostituito il Reddito di Cittadinanza dal 1° gennaio 2024.
Come presentare domanda
La richiesta per l’Assegno di Inclusione può essere inviata attraverso:
Sito INPS, accedendo con le proprie credenziali
Patronati
Centri di Assistenza Fiscale (CAF).
La presentazione delle domande è attiva dal 1° gennaio 2024.
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